Lo stabilimento fornace: temperature disumane alla Marelli

Il clima è rovente, nel vero senso della parola, all’interno dello stabilimento Marelli di Sulmona. A complicare una situazione già di per sé calda, con i lavoratori che hanno scioperato appena 10 giorni fa per il rischio di altri 135 esuberi per il 2024, ci si mette anche l’estate da bollino rosso. A denunciarlo sono la Rls e Rsa Fim, Fiom e Uilm, che parlano di una vera e propria fornace, con picchi di temperatura che metterebbero a repentaglio la salute dei lavoratori.

Per le organizzazioni sindacali il caldo da record in officina deriverebbe da manutenzioni inesistenti, macchinari obsoleti ed dell”organizzazione del lavoro esasperante. A nulla, sembrerebbe, siano valsi gli interventi gli interventi sui portoni, finestre e monitoraggio dell’impianto di raffreddamento. Una situazione insostenibile, tanto da farm minacciare lo stato di agitazione e sciopero di 8 ore qualora non dovessero essere presi dei provvedimenti.

3 Commenti su "Lo stabilimento fornace: temperature disumane alla Marelli"

  1. Perché nelle altre fabbriche della zona fa fresco?
    Ma dai

  2. Mi sovvien che da ragazzo
    la mi’ mamma mi narrava
    quello che era allor l’andazzo
    e in azienda succedeva:

    era un gran stabilimento,
    oltre mille dipendenti;
    l’ “Ace” era in movimento
    per i giusti adempimenti

    della parte padronale
    che, dicevan, era cattiva
    quasi fosse un caporale
    con la gente lì attiva.

    In quel tempo così nero
    nel bel mezzo del corteo
    era “Fuori lo straniero”
    un sol grido laringèo.

    Tutto era così bello:
    si lottava pei diritti
    e di gente era ‘n castello
    da far rimanere zitti.

    Dopo un po’, però, accadde
    che il padron disse “Va bene:
    lascio queste vostre lande,
    faccio quel che mi conviene”.

    E così fu la chiusura:
    tanta gente a gran costo
    lì capì quale iattura
    è trovarsi senza posto.

    Se l’avessero saputo,
    forse avrebbero aspettato
    a trattare con lo sputo
    il padrone tanto odiato.

    Oggi par che sia lo stesso:
    si lamentano del caldo,
    bene fanno, non son fesso,
    ma di certo son araldo

    di un principio elementare:
    se la corda troppo tiri,
    essa in mano può restare
    e saran solo sospiri

    ricordando quando avevi
    il lavoro e lo stipendio
    e sebbene al caldo stavi
    pur quadrava il tuo bilancio.

    Ed infin fate attenzione:
    questo caldo è per tutti
    senza fare confusione
    per i belli e per i brutti,

    per tutt’i lavoratori
    nella linea ed in cravatta
    che s’affaccian spesso fuori
    per portar la lor focaccia.

    Non tirate dunque troppo
    che si rischia di restare
    sempre al caldo e con l’intoppo
    di lavor dover cercare.

  3. Oppure di cassintegrare.

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