Marelli, Fina mantiene la parola. Interrogazione al ministro Urso sul destino dello stabilimento

Michele Fina l’aveva promesso davanti agli oltre cento operai scioperanti della sede sulmonese della Marelli, e ha mantenuto fede alla parola data con l’interrogazione parlamentare rivolta al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il senatore marsicano del Partito democratico ha chiesto lumi sul destino di uno stabilimento che, per il 2024, ha già messo in conto 90 esuberi causati dal calo della produzione del Ducato nella sede Sevel di Atessa, ovvero il 20% dell’attuale forza lavoro.

“Quali iniziative il ministro intende attivare affinché siano garantite la competitività, la produzione e il mantenimento dei livelli occupazionali per lo stabilimento di Sulmona e per l’indotto? Quali sono le azioni che il Ministero vuole attivare per dare riscontro alle richieste del sindacato al fine di una celere attivazione di un tavolo istituzionale nazionale e regionale dedicato alla vertenza”. Sono questi i quesiti che il senatore dem ha inoltrato a Urso.

“Nel contesto della più ampia mobilitazione nazionale indetta dalle sigle sindacali del settore metalmeccanico – rimarca Fina -, lo scorso 10 luglio è stato dichiarato lo sciopero con alta partecipazione nel sito industriale di Sulmona, pari a circa l’80% e centinaia di lavoratori aderenti sui tre turni”.

Si attende anche l’interrogazione parlamentare della senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo, anche lei presente al presidio alle portate dello stabilimento Marelli di Sulmona. Le istituzioni politiche locali, ora, si stanno muovendo per la tutela degli operai peligni. La palla passa al Governo e, soprattutto, all’azienda Marelli, che ha come unica certezza la ricerca di ammortizzatori sociali fino al 2026, con 90 dipendenti della sede peligna già etichettati come esuberi nell’anno corrente.

1 Commento su "Marelli, Fina mantiene la parola. Interrogazione al ministro Urso sul destino dello stabilimento"

  1. Lo Stabilimento Marelli di Sulmona fattura 360 milioni di euro nonostante i tempi che abbiamo passato e continua a fare utili. Tutto questo grazie ai lavoratori che nonostante tutto continuano a lavorare come i muli questa è la realtà.
    Poi ognuno la racconterà come vuole ma di sicuro chi ci ha lavorato lo sa’ le chiacchiere di piazza servono a poco. Sveglia ⏰️

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