Mense, ufficiale l’affidamento. Rebus cucina: pasti in tavola entro 20 minuti

La verifica dei requisiti da parte della CUC è andata a buon fine, e la gestione quadriennale della refezione scolastica sulmonese da settembre passerà alla Ri.Ca srl, società con sede a Somma Vesuviana. Il semaforo verde è scattato con la determina dirigenziale, pubblicata oggi sull’Albo Pretorio del Comune di Sulmona. La Centrale unica di Committenza, formata da Sulmona, Pettorano sul Gizio e Castel di Ieri, ha comunicato l’esito positivo della verifica, trasmettendo i verbali della gara.

Ri.Ca srl si è aggiudicata la gara d’appalto, offrendo per il periodo quadriennale dell’affidamento il prezzo di un milione e ottocentosessantamila euro, oltre all’iva 4%, per il corrispettivo totale di 1.935.348,40 euro. in pratica 360.000 pasti per quattro anni al prezzo di 5,16 euro caduno.

Da capire, ora, dove la Società campana insedierà la propria cucina per sfornare i pasti che, entro 20 minuti, dovranno essere sulle tavole degli studenti che affronteranno la scuola con l’orario prolungato oltre le ore 14:00. Il vecchio bando (poi annullato) prevedeva la clausola della cucina di proprietà per partecipare alla gara d’appalto. Vincolo caduto, invece, con il nuovo bando espletato dal Comune di Sulmona. La sede della cucina della Ri.Ca non dovrà, dunque, essere all’interno di un determinato perimetro chilometrico, bensì dovrà rispettare il minutaggio per far arrivare i piatti in tavola. Insomma, qualora la sede non dovesse essere nel centro città bisognerà premere un po’ sull’acceleratore.

Il personale di Coselp ed EP verrà riassorbito e, inoltre, sono stati aggiornati i criteri ambientali minimi. I CAM prevedono maggiore qualità dell’offerta senza alterare il prezzo della passata gestione delle mense.

Si chiude così una pagina turbolenta, durata un anno esatto e che ha portato anche a una crisi comunale risolta solo lo scorso autunno. Prima l’affidamento (iniziale e prolungato) a Coselp, alla cui guida c’è Beniamino Di Ienno, commercialista associato nello stesso studio del consigliere comunale, capogruppo del Pd, Mimmo Di Benedetto. Poi il bando, errato, e la poca trasparenza che ha portato la consigliera Teresa Nannarone a fare la spola dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione. Fino ad arrivare alla tempesta di polemiche che ha travolto il consigliere del Movimento 5 Stelle, Angelo D’Aloisio, per l’assunzione part-time della propria compagna proprio alla Coselp.

Ora sembra arrivato il tempo di mangiare in pace, evitando altri bocconi indigesti.

5 Commenti su "Mense, ufficiale l’affidamento. Rebus cucina: pasti in tavola entro 20 minuti"

  1. Mi sbaglierò ma sembra un “pastrocchio”

  2. Sulmona sempre pronta ad escludere i suoi e ad accogliere “i forestieri”….sempre un gioco al massacro all’insegna del noto detto sulmonese ” che ha ta fa tu !!!”

    • Carlo Picconr | 23 Giugno 2024 at 18:35 | Rispondi

      Le sfugge che è obbligatorio seguire le leggi e le procedure da queste previste, si fa un bando e non si può dare a priori il servizio ad una ditta solo perché locale

  3. Finalmente si è chiusa questa vicenda che rispecchia perfettamente cosa siamo diventati.
    Un bando assegnato a l’unico partecipante, ribadisco unico, annullato per una polemica strumentale e capziosa creata e fomentata con la solita tattica del venticello delle allusioni. Bando annullato perché c’era un errore, i dirigenti comunali degli errori si accorgono sempre dopo, ma di questo ormai atavico problema non frega niente a nessuno perché non genera polemica politica ma solo problemi a cittadini e imprese. Una volta annullato il bando però non si sapeva a chi affidare il servizio, eh si ci stava pur sempre da fare mangiare i ragazzi, e allora lo si affida alla stessa società che aveva vinto il bando perché appunto era l’unica che aveva offerto il servizio. Ora si è fatto nuovo bando modificando alcune cose, perché come mai per favorire chi?, semplice aizzare il venticello dell’allusione. Ha vinto una ditta di fuori, perché far lavorare gente locale non va bene meglio la polemica politica, vedremo che servizio fornirà. Ai posteri l’ardua sentenza intanto però abbiamo dato una bella rappresentazione di quel che siamo diventati che spiega tante cose

  4. Carlo Piccone | 23 Giugno 2024 at 18:45 | Rispondi

    Quella che lei definisce polemica strumentale è la richiesta di far rispettare le leggi, se si andava avanti con quella assegnazione si generava un illecito.
    Il nuovo bando non ha visto solo l’inserimento della clausola contestata ma anche la cancellazione della parte riguardante al dover già avete un punto di cottura in zona che già in altre realtà è stato giudicato lesivo della concorrenza e che probabilmente pregiudicó la partecipazione al vecchio bando.
    La vincitrice del bando dovrà riassorbire il personale di Coselp ed EP tutelando così i lavoratori.

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