Nel quadro di Valentina

Dal sogno si è svegliata con la consapevolezza e la determinazione di una guerriera, con le armi fatte di colori e ironia. Di visioni e parole. Le prime, in dieci pagine, scritte di getto una notte dopo un risveglio dall’anestesia, quando si è ritrovata dentro ad un quadro di Simone D’Amico, tra un uomo e una donna che condividono un cuore e “il suono delle campane e dei passi. Ero proprio lì – racconta – e questo sogno fatto dopo l’ultimo intervento mi ha rapita. Quell’immagine l’ho fermata e poi mi ha seguita”. Le parole sono diventate pagine, le pagine un libro. Scritto durante le diciotto sedute settimanali di chemioterapia che hanno accompagnato lei e i suoi followers da settembre 2022 a maggio del 2023. Attivissima sui social, ha raccontato passo passo la sua guerra che dura da quasi quattro anni. Con il sorriso, vestendo panni sgargianti, sfoggiando bandane e sorrisi a coprire con i colori il grigio della malattia.

Quella di Valentina Venti, 48 anni di Sulmona, insegnante di Italiano e Latino nei licei di Popoli e Pescara, è una storia di coraggio e vita. Di vita contro la morte e la malattia.

Domani il suo primo libro “Per poi svegliarmi in un quadro” uscirà in tutte le maggiori librerie d’Italia, edito da Leone Editore di Milano: un sogno, un altro, questo, diventato carta e inchiostro. La sua storia, che è quella di chiunque si trovi a vivere un disagio, l’ha messa su 326 pagine, con in testa, testardamente voluti, quel quadro di Simone e quel titolo che l’ha seguita da quella notte dopo l’ultima operazione.

Una storia che inizia nel 2020, quando il Covid terrorizzava tutti e Valentina scopre quasi per caso di avere un tumore al seno. “Mi ero sottoposta ad uno screening di quelli gratuiti – racconta – e ho scoperto di essere malata e poi a seguito di accertamenti di avere una mutazione genetica, come quella di Angelina Jolie. Ma io non sono così figa”.

Quattro interventi chirurgici, l’asportazione dei seni e poi dell’utero e delle ovaie, la chemioterapia: “Affrontare lo svuotamento e il cambiamento del mio corpo è stata la cosa più difficile. Il rischio di sentirsi un guscio vuoto, ti spinge a cercare la mente e l’anima. Le cose che ti fanno essere ancora una donna. All’inizio c’è l’egoismo, la rabbia, il voler escludere dalla tua vita gli affetti più cari, quasi per prepararli – continua – poi il rifugio nel bello, l’arte, i colori. E’ così che ho incontrato Simone: ho visto un suo quadro, una donna che si regge un seno mutilato e mi sono messa a piangere. Con lui, in questo studio, ho trascorso ore e ore a parlare di arte. Ad evadere nell’arte”. Valentina con le parole, Simone con il pennello: un’amicizia diventata anche un quadro, un autoritratto: “L’artista e la poetessa“.

Nel suo libro non ci sono nomi, solo il suo, né luoghi definiti. “Perché non è la mia storia, solo – dice – ma quella in cui molti possono ritrovarsi”. Un racconto cronologico delle diverse fasi della malattia, intervallate da poesie e disegni “che facevo durante le sedute di chemio e che mi hanno aiutato a passare una fase dura, anche perché sopraggiunta dopo un anno e mezzo dai primi tre interventi, proprio quando mi stavo riprendendo emotivamente e fisicamente”.

Molto ha fatto il suo mondo intorno: “Le persone che ti stanno vicino sono fondamentali, come è importante rivolgersi a professionisti, a psicoterapeuti, perché da soli non ci se la fa – racconta -. La malattia ti fa conoscere le persone oltre che te stessa: molte le ho eliminate dalla mia agenda, molte sono rimaste, molte sono entrate”. C’è anche un capitolo su cosa non dire ad un malato di cancro: “Ti trovo bene”, “Ma adesso sei guarita”, “Ti stai sempre a lamentare”.

“Molti non sanno come rapportarsi per paura, per questo ho pensato che era importante raccontare cosa mi stava accadendo. Senza vergogna, quella che molti malati di cancro hanno – racconta Valentina -. Quando mi sono ammalata la prima volta, c’è stato anche chi mi ha data per malato terminale. Per questo ho deciso di rendere pubblica la mia malattia, di parlarne senza paura. A scrivere il libro, però, mi ha convinta una sconosciuta: ero ad un distributore di benzina, lei mi si è avvicinata e mi ha detto che quello che scrivevo su Facebook la stava aiutando molto”.

Valentina sorride, oggi, come pochi sanno fare. Sorride con gli occhi, con la bocca, con la testa che tira su insieme allo scialle colorato che la avvolge quando deve dire qualcosa di importante. Sorride con le parole: “E’ importante capire che così come non si possono controllare gli eventi, non possiamo neanche decidere noi le conseguenze – recita il finale del suo libro -. Ma possiamo fare una cosa che riuscirà a rendere tutto accettabile: ridere!”.

19 Commenti su "Nel quadro di Valentina"

  1. È sempre ispirante il coraggio delle donne. Complimenti!

  2. Complimenti

  3. Cara Valentina , sei molto più “figa”di Angelina Jolie.
    Sei una donna vera ,coraggiosa,il tuo sorriso oggi ha illuminato la mia giornata.
    Grazie😘

  4. È proprio il caso di dire: “il coraggio delle donne”..definirti con le parole non è facile.. Ti dico solo grazie per tuo messaggio che infonde anche agli altri forza e serenità..

  5. beatrice ricottilli | 28 Gennaio 2024 at 14:26 | Rispondi

    E’ stata una “brutta sorpresa” saperti malata, Valentina. E’ una bellissima gioia saperti quella che sei, sapere che della lotta al dolore, alla paura, alla malattia ne hai fatto un sogno, un sogno a colori, quelli tuoi, quelli di Simone. Che la tua vita e il tuo libro siano, cara Valentina, il tuo quadro più vero, la tua opera d’arte. Con affetto Beatrice.

  6. SalviamoSulmona | 28 Gennaio 2024 at 14:37 | Rispondi

    Non ti conosco, ma dimostri di essere una grande donna.
    Buona fortuna per tutto.

  7. che grande…

  8. NON POSSO DIMENTICARE I BELLISSIMI MOMENTI PASSATI INSIEME A TE(TANTISSIMO TEMPO FA)TU ERI UNA STUDENTESSA DEL CLASSICO,MA ERI GIA’ UNA PERSONA MERAVIGLIOSA PIENA DI VITA E MI RIEMPIVI LA VITA DI TANTA FELICITA’ E VOGLIA DI VIVERE….GRAZIE CHE ESISTI…UN ABBRACCIO FORTE PER TE DA MAURIZIO…C7SULMONA

  9. Non ti conosco ma credo che tu sia la descrizione perfetta della forza e tenacia..in. Bocca al lupo per tutto ❤️

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