Niente medico nelle ambulanze. Un mese di disservizio

Dal primo novembre il servizio di assistenza medica 118  nel Comune di Pescasseroli è stato interrotto dalla ASL 1.  Con la soppressione della figura del medico del 118 il servizio di assistenza e pronto intervento medico è sostanzialmente cessato. Per i cittadini residenti nei Comuni del Parco e per le migliaia di turisti che frequentano i territori del Parco, la mancanza dell’assistenza medica e sanitaria garantita dal 118  rende la  vita ancora di più drammatica e difficoltosa. 

La Asl1 dal canto suo commenta che il servizio sarà ripristinato ai primi di dicembre. “Nelle prossime settimane – dichiara la Asl – verrà completato il ciclo di formazione professionale dei medici che dovranno assicurare la specifica assistenza a bordo delle ambulanze del 118”.

Commenta la Asl: “L’attuale mancanza del medico a bordo del mezzo di soccorso è stata causata non da omissioni della Asl bensì dalle dimissioni dei medici. Pertanto l’ambulanza per gli interventi d’emergenza a Pescasseroli, a partire dai primi del prossimo mese, oltre all’infermiere, disporrà anche del medico”.

Sul caso era intervenuto il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo che aveva commentato: “Nel più antico Parco Nazionale del nostro paese negato ai cittadini il servizio del 118. Si continua a tagliare sanità pubblica e a rendere la vita difficile a chi vive nelle aree interne montane. Doppiamente grave perché queste scelte penalizzano un’area di eccezionale valore naturalistico che è anche meta turistica nota a livello internazionale. Questo accade nell’Abruzzo governato da Fratelli d’Italia e Lega e nell’Italia di Draghi mentre si continua a foraggiare sanità privata. Rifondazione Comunista promuove la protesta di cittadine/i per il diritto alla salute”. 

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