Paralisi a Palazzo, le ruspe tirano il freno a mano

Sembra che i telefoni siano stati bollenti sin da giovedì notte, dopo cioè che con un documento ufficiale e a seguito di una riunione accesa, imprenditori, professionisti, commercianti e albergatori, hanno annunciato l’intenzione di scendere in piazza, di arrivare con le ruspe fin sotto palazzo San Francesco per protestare contro l’immobilismo degli uffici che ha fermato lavori pubblici e, soprattutto, la ricostruzione.
Le pressioni, soprattutto dei deus ex machina della politica peligna, si sono fatte sentire sui vertici delle organizzazioni professionali e sindacali: gli Ordini hanno incassato l’ordine e richiamato all’ordine i loro iscritti e i loro delegati.
Niente ruspe e camion, abbassare i toni e il livello dello scontro.
Le ruspe, insomma, tirano il freno a mano e così questa mattina nell’incontro che doveva definire modi e tempi della manifestazione, ne è uscito un nulla di fatto.
O meglio che si chiederà al sindaco Annamaria Casini un incontro, un altro, per capire quali saranno i tempi e le soluzioni per superare lo stallo.
“Non abbiamo con questo annullato la manifestazione – spiegano dalla Cabina di regia della protesta – bisogna solo chiarire alcune posizioni degli iscritti all’interno dei rispettivi Ordini professionali e associazioni di categoria. C’è da dire che i vertici provinciali in molti casi non conoscono la gravità della situazione. Glielo spiegheremo, perché sul campo, qui, ci siamo noi”.
Qualcuno più coraggioso ha annunciato le dimissioni nel caso si volesse smentire quel documento, altri hanno invece cercato di placare animi e iniziative clamorose.
Di fatto in piazza né sabato, né venerdì prossimi, ci saranno ruspe e camion e neanche motorini.
In attesa che maggio porti consiglio o soluzioni, se ne riparlerà, forse, a giugno.

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