L’accusa era quella di aver intascato decine di migliaia di euro: tributi e tasse, soprattutto, ma anche presunti “arretrati” che lui stesso, in qualità di responsabile contabile del Comune di Scanno, si sarebbe versato sul proprio conto. Bonus di tremila e più euro a volta, spuntati sul suo conto corrente tra aprile del 2015 e agosto del 2016 e ancora multe, tributi e incassi dei parcheggi che fino al 2017 in contanti venivano versati nelle sue mani in Comune e che lui, secondo l’accusa, avrebbe invece intascato illecitamente. In tutto quasi 100mila euro.
Per l’ex responsabile del servizio finanziario e tributi del Comune di Scanno, Cesidio Spacone, è arrivata però oggi l’assoluzione per insufficienza di prove: il sessantacinquenne, difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta, è stato assolto infatti (art 530, comma 2) dall’accusa di peculato aggravato dal collegio del tribunale di Sulmona, presieduto da Pierfilippo Mazzagreco.
Secondo i giudici non ci sono elementi sufficienti per comminare una condanna penale all’ex dipendente del Comune, il quale, però, è ancora sottoposto a processo da parte della Corte dei Conti che gli ha sequestrato in via cautelativa i beni, tra cui la casa.
Il tribunale di Sulmona ha mai condannato qualcuno??
No, chiedo…
Più che altro bisognerebbe informarli che possono ricorrere anche loro in appello.
Info ,per loro intendi le parti civili ,o la procura…? Qua è tutta na barzelletta…la procura fa vedere che si dà da fare..ed il collegio…dice che le prove addotte sono insufficienti… Chiudere chiudere chiudere ,tutti a L’Aquila … è già sancito dalla legge..