Pingue scrive a Casini e Biondi sulla “patata bollente” Cogesa-Asm

Sulla questione Cogesa-Asm interviene il consigliere comunale Fabio Pingue che questa mattina ha inviato una lettera alla sindaca di Sulmona Sulmona Casini, al sindaco dell’Aquila Biondi, all’amministratore di Cogesa Margiotta e ai presidenti delle Commissioni Controllo e Garanzia di Sulmona e L’Aquila in merito alle criticità riguardo la partecipazione di Asm spa in Cogesa spa.

L’ingresso di Asm in Cogesa infatti non è stato votato nel Consiglio comunale aquilano e questo potrebbe rendere l’atto illegittimo. Se così fosse per Cogesa sarebbe un bel guaio in quanto perderebbe il rapporto di prevalenza necessario per gli affidamenti in house. A cascata questo potrebbe causare l’interessamento della Corte dei Conti in quanto dal primo gennaio scorso, L’Aquila paga una tariffa ridotta con un risparmio per il capoluogo (e mancati introiti per il Cogesa) per circa 200mila euro.

Pingue chiede agli intestatari della lettera chiarimenti in merito a: modifiche apportate da Cogesa al proprio statuto che hanno permesso di ammettere nella compagine societaria anche società partecipate; acquisto azionario da parte di Asm, non supportato da nessun atto autorizzativo da parte degli organi deliberativi del Comune dell’Aquila e, dunque, potenzialmente privo di reale efficacia; tariffa applicata da Cogesa ad Asm che potrebbe aver avvantaggiato quest’ultima senza legittimo titolo; conflitto di interessi dell’amministratore unico di Asm, Paolo Federico, che in quanto anche Sindaco del Comune di Navelli, eserciterebbe nell’assemblea Cogesa, il diritto di voto per entrambi gli enti.

“Questi atti – scrive Pingue – se non prontamente ovviati, comporteranno effetti gravemente pregiudizievoli sia per il Comune dell’Aquila, che per ASM spa, Cogesa s.p.a. e anche per il Comune di Sulmona. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe riscontrare serie difficoltà nel procedere al rinnovo dell’affidamento diretto dei servizi a Cogesa S.p.A. – anche a fronte della sentenza di condanna già subita – qualora non avesse l’assoluta certezza che il requisito della prevalenza, necessario per la conservazione della natura di ente in house, non sia in alcun modo revocabile in dubbio”. Una patata bollente dunque quella dell’ingresso di Asm in Cogesa, che deve essere risolta con urgenza perché c’è il rischio che qualcuno si scotti.

Savino Monterisi

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