Pochi e anziani: sit-in dei Penitenziari al carcere

Pochi e anziani ormai: i poliziotti penitenziari, o meglio i sindacati di categoria, hanno manifestato questa mattina con un sit-in davanti ai cancelli del carcere di via Lamaccio di Sulmona per protestare contro la carenza di organico che sta mettendo a rischio la sicurezza degli stessi operatori.

Una carenza di organico che già interviene su una pianta organica di per sé ridotta e insufficiente, decisa dal ministero in modo unilaterale e senza l’accordo dei sindacati.

Oggi nel supercarcere di Sulmona ci sono 159 agenti sui 216 previsti in pianta organica (fino a qualche anno fa erano quasi 300) e in più il “parco umano” è molto anziano: quasi tutti cinquantenni che in questi trenta anni non hanno avuto inserimenti sufficienti di giovani colleghi.

La proposta: “Chiusura del reparto collaboratori di giustizia e sua trasformazione in settore per le multi videoconferenze (reparto necessario per garantire le udienze processuali a distanza per i detenuti mafiosi);
riattazione dei reparti ‘blu’, ‘verde’ ed ‘infermeria’ oggi fuori norma per via della mancanza nelle camere di pernottamento (ex celle) e così come prevede il regolamento di esecuzione ex DPR 230/2000; ‘ringiovanimento’ del ruolo pilastro degli agenti ed assistenti attraverso l’invio di agenti di ultima generazione attraverso la modifica delle politiche di arruolamento da farsi su base regionale e non più su ambiti nazionali”.

Dopo il sit-in i sindacati hanno annunciato di voler portare la protesta in piazza: una manifestazione in piazza XX settembre “per far partecipe la popolazione del problema” e la promessa, da parte degli amministratori locali, di convocazione di un consiglio comunale straordinario sull’argomento.

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