Poliziotti sotto indagine, in dieci davanti al Gip. Scena muta per quattro agenti

E’ durato quattro ore l’interrogatorio per dieci dei diciannove poliziotti della Stradale di Pratola Peligna, finiti sotto inchiesta con l’accusa a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, falso, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. Nell’aula uno del Tribunale di Sulmona in quattro hanno preferito non parlare davanti al Giudice per le indagini preliminare. Gli altri sei, invece, hanno risposto alle domande poste dal Gip, Alessandra De Marco.

La maxi inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica parte nel 2019, con tre anni di indagini svolte attraverso le intercettazioni ambientali e telefoniche, i pedinamenti, il rintracciamento attraverso la tecnologia gps e l’analisi dei file delle telecamere di sorveglianza. Secondo l’accusa gli agenti avrebbero abbandonato le proprie postazioni di lavoro, dormito all’interno delle auto durante i turni notturni e si sarebbe intrattenuti nei locali commerciali durante l’orario di servizio. A ciò si aggiunge l’ipotesi di aver utilizzato l’auto di servizio a fini privati. Nell’impianto accusatorio figurano anche l’omesso rilievo di un sinistro stradale e del soccorso a un veicolo in panne.

Un quadro che, se confermato, sarebbe gravissimo. La Procura della Repubblica di Sulmona, ha chiesto per i dieci poliziotti la sospensione dal servizio e il ritiro del tesserino per un anno. In aula anche il Procuratore Capo, Luciano D’Angelo, che ha seguito tutte le fasi dell’interrogatorio. Presente in aula, oltre al Sostituto Procuratore, Stefano Iafolla.

Le rispettive difese hanno respinto ogni accusa. I reati ipotizzati fanno riferimento, in larga parte, al periodo del lockdown, quando a detta degli avvocati difensori il controllo del territorio era ridotto al minimo. Quanto all’abbandono del posto di lavoro, i legali degli agenti sono convinti che non sia mai avvenuto, poiché essendo in prossimità dalle aree pertinenziali dell’ingresso dell’autostrada A24, avrebbero comunque potuto raggiungere il chilometraggio più vicino.

Contestate le esigenze cautelari e il rischio di reiterazione dei reati, visto che tra gli indagati figura anche un poliziotto che ricopre la carica di sindaco in un Comune del comprensorio e la cui posizione, però, sparisce dagli atti d’indagine dal 2020.

6 Commenti su "Poliziotti sotto indagine, in dieci davanti al Gip. Scena muta per quattro agenti"

  1. Chi è senza peccato . . . | 15 Giugno 2023 at 20:30 | Rispondi

    Solidarietà e vicinanza ai poliziotti!

  2. Allora soludarieta’ e vicinanza a tutti e che ognuno in questo Paese faccia quello che …..gli pare!!!!

  3. E adesso che succede?

  4. Niente….A tarallucci e vino

  5. Ma quale solidarietà!!se sono stati indagati dopo tre anni di indagini significa che qualche reato è stato commesso.se questi reati sono stati commessi da agenti che dovrebbero far rispettare la legge, è giusto che siano giudicati.chi è causa dei suoi mali che pianga se stesso.

  6. Nel caso di colpevolezza le pene dovrebbero essere esemplari. Non si potrebbe tollerare un comportamento simile da parte di chi dovrebbe dare il buon esempio e far rispettare la legge.

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