Pratola vince il ricorso, Sulmona dimentica di farlo. La villa senza contributi

L’hanno messa a punto, si fa per dire, tagliando il verde e ripulendo la savana, in attesa della segnaletica che ne regoli gli ingressi e l’uso. La villa comunale di Sulmona, però, può dire definitivamente addio al suo restyling o meglio ai 200mila euro circa (di cui 100mila erogati dalla Regione) per i quali il Comune aveva partecipato ad un bando pubblico. Una domanda che, come si era scoperto la scorsa estate, gli uffici di palazzo San Francesco avevano sbagliato a fare, presentando un progetto definitivo anziché esecutivo e poi, di fatto, ignorando completamente di seguire la pratica (sia dal punto di vista tecnico che politico) fino alla approvazione della delibera e della graduatoria finale a dicembre scorso.
Una disattenzione diventata un caso anche politico, ma che non è servita di lezione all’amministrazione comunale che, nonostante ne avesse la possibilità e a fronte della levata di scudi della sindaca, non ha presentato osservazioni e ricorsi alla Regione.


Cosa che invece ha fatto, tra gli altri, il Comune di Pratola Peligna che nella graduatoria del finanziamento era arrivata 45esima, di fatto restando fuori (anche se non esclusa come Sulmona) dalla disponibilità di cassa. L’amministrazione della sindaca Antonella Di Nino, infatti, non si è arresa e, dopo la pubblicazione della graduatoria, ha presentato delle osservazioni alla Regione, lamentando una errata valutazione del progetto. Così nei giorni scorsi la commissione regionale si è riunita e ha rivalutato le pratiche, di fatto riconoscendo l’errore fatto per Pratola e attribuendogli un maggiore punteggio che dal 45esimo posto, l’ha fatta balzare al 15esimo posto. Quel tanto necessario, cioè, per rientrare tra i 21 progetti finanziati.
Pratola, dunque, sarà finanziata e anzi la prima tranche pari al 50% sarà accreditata la prossima settimana per essere subito messa a disposizione della gara d’appalto che porterà, con 125mila euro (100mila dei quali dalla Regione), alla riqualificazione di un’ampia zona del paese che da piazza Martufo arriva fino al corso e a via Carso, passando per la riqualificazione (tra parcheggi e verde pubblico) dell’ex acquedotto demolito.


Tra i 21 Comuni finanziati, nel Centro Abruzzo ci sono anche Castel di Sangro che con 120mila euro (100mila dalla Regione) realizzerà parcheggi e recuperi delle aree verdi nel centro storico (area Neviera e area Giardino dell’ex asilo delle suore che sarà destinato a verde pubblico attrezzato), Roccaraso che con 563mila euro (100mila euro dalla Regione) eseguirà degli importanti interventi di riqualificazione urbana e di urbanizzazione nel centro storico (piazza XX settembre e aree limitrofe) e ancora Corfinio che impegnerà 106mila euro (anche qui 100mila dalla Regione) per opere di urbanizzazione.

7 Commenti su "Pratola vince il ricorso, Sulmona dimentica di farlo. La villa senza contributi"

  1. togliete lo stipendio a sindaco, assessori, tecnici e devolvetelo ai dipendenti che lavorano e puliscono. fino a quando non si raggiunge il maltolto,

  2. Che amministrazione, che politici, che tecnici, che amministratori, che dire….FENOMENI….li vedo benissimo al governo della Cina, USA, ONU….campioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

  3. francescovalentini1935 | 14 Maggio 2020 at 17:37 | Rispondi

    Sulmona continua a collezionare figuracce :abbiamo perso anche il secondo round per la Villa Comunale dopo aver visto distrutto il mercato di Piazza Garibaldi: fa male vedere come si e’ridotto: un lager e ogni volta che ci mettono le mani va peggio:e’ possibile che Sulmona non sappia più portare alla sua guida figure vecchia maniera? Chiedo scusa se mi sono lasciato guidare dalla disperazione vedendo come siamo ridotti:oggi non e’ più il popolo a decidere ma il fattore simpatia / antipatia prescindendo da preparazione di base: e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: non ci resta che…piangere.

  4. Bella roba!

  5. Poi qualcuno se la prende con L’Aquila o Avezzano che arraffano tutto; il problema è qui a Sulmona che abbiamo delle persone inette al comune, dimettetevi in blocco che ne abbiamo le tasche piene di questi soggetti. Fatevi una passeggiata in viale Costanza e fotografate lo schifo sui marciapiedi. Non esiste solo la giostra, esistono soprattutto i cittadini ai quali non viene reso nessun servizio. In cambio delle tasse cosa ci state dando…solo sporcizia.

  6. Chi era il responsabile del procedimento? Essendo atti pubblici rientrando nella sfera dell’obbligo amministrativo dell’amministrazione trasparente, si potrebbero pubblicare le determine di incarico

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