Processione infinita: giunta appesa al Bilancio. Ecco nomi e deleghe

La processione non è finita, quella politica almeno, perché alla sua prima uscita ufficiale Di Piero ieri si è dovuto fare diversi chilometri dietro ai Trinitari per Ognissanti. Per la giunta, però, bisognerà attendere domani o forse anche dopodomani, perché l’esecutivo per palazzo San Francesco non è ancora pronto. L’investitura, insomma, non ci sarà oggi, come si pensava, e non solo per motivi scaramantici: alla coalizione di Liberamente Sulmona manca principalmente ancora una casella. Che non è più quella di genere, a quanto pare, perché è stata scelta anche la seconda donna nell’esecutivo, ma quella tecnica del Bilancio.

La delega dei conti resta infatti ancora sospesa: un po’ perché con il 110, di questi tempi, non è facile trovare professionisti del settore disposti a sacrificarsi, un po’ perché Di Piero vuole al Bilancio uno che i conti li maneggi agevolmente e probabilmente è per questo che l’ipotesi di Stefania Esposito, funzionaria ministeriale laureata in Giurisprudenza, sembra destinata a sfumare.

Soprattutto ora che sembra risolto il problema delle quote rosa, con l’ingresso molto probabile di Emanuela Ceccaroni alla Cultura.

Ma andiamo per ordine, partendo dalla casella ancora sospesa: per il Bilancio si è fatto anche il nome tra i tanti di Alessandro Angelone, ex assessore della giunta Federico, vicino però allo zio Luciano, che della coalizione di centrosinistra è stato tra i fondatori. Una ipotesi che potrebbe risultare però troppo marcata, perché Angelone fa comunque parte del gruppo che ha appoggiato il centrodestra alle ultime amministrative. Per questo il pressing si sta concentrando su Katia Di Marzio, commercialista, ex presidente del consiglio, e tra le elette consigliere nella lista Libera e Forte, a cui spetterebbe l’assessorato. Sarebbe una soluzione politicamente indolore per la coalizione, ma la Di Marzio non è convinta di volersi caricare la delega, per motivi professionali, ma anche forse politici, perché al suo posto entrerebbe Francesco Perrotta e la componente “socialista” di Italia Viva non avrebbe più una rete. Il nodo sarà sciolto comunque probabilmente entro oggi.

Probabile è poi la nomina di Emanuela Ceccaroni a Cultura, Turismo e Pubblica Istruzione: funzionaria della soprintendenza archeologica, la Ceccaroni è una scelta diretta del sindaco. Già assessora nel 2006 e 2007 con la giunta La Civita, è una che ha sempre avuto contatti con le associazioni culturali cittadine. Il suo limite è che vive e lavora nella Marsica, cosa che potrebbe limitare la sua disponibilità.

Sembrano invece definiti gli altri tre assessorati: Lavori Pubblici e vice sindaco andrebbero infatti al segretario del circolo del Pd Franco Casciani. Certa è anche la delega di assessora a Catia Di Nisio in quota Sbic: alla geologa andrebbero le deleghe dell’Ambiente, Transizione Ecologica, Sviluppo e probabilmente anche Urbanistica, contando sullo spirito di gruppo di Sbic che nella terna aveva proposto anche l’architetto Sergio Berardi. Infine ci sarà per il Movimento 5 Stelle Attilio D’Andrea: il portavoce della senatrice Di Girolamo (il più votato nella sua lista) dovrebbe avere le deleghe dello Sport, Protezione Civile e Trasporti e Mobilità. Il sindaco terrà per sé invece le deleghe al Personale e alla Sanità.

Fatta la giunta si aprirà poi il capitolo della presidenza del consiglio, che è di competenza dell’assise e non prerogativa esclusiva del sindaco.

Anche qui non sarà semplice sciogliere il nodo: tra i papabili c’è Teresa Nannarone, la donna più votata in coalizione e presidente del circolo Pd, e Maurizio Proietti, il più votato della coalizione in assoluto. Non sarà una trattativa facile, anche per via degli equilibri politici. E’ probabile, insomma, che per conoscere il nome del nuovo presidente si dovrà attendere l’8 novembre, quando cioè si riunirà il primo consiglio della sindacatura Di Piero.