Quelle fiamme da non dimenticare, Casini e Di Nino attive per la prevenzione incendi

Quelle fiamme hanno lasciato numerose scottature, non solo sui pendii del Morrone dove la ferita ha la forma di tronchi anneriti. Non dimenticano gli abitanti peligni, non dimenticano gli amministratori soprattutto alla luce dei ripetuti tentativi di nuovi roghi, tra Bagnaturo e Badia, tutti fortunatamente sventati. Così ci si riorganizza di fronte agli insensati tentativi di piromani che continuano a far sentire la loro presenza. Domani pomeriggio in prefettura all’Aquila ci sarà un incontro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. A darne notizia è la sindaca di Sulmona Annamaria Casini che l’ultimo incendio sul suo territorio lo ha visto spegnere solo domenica scorsa, tenuto fortunatamente a bada nella zona retrostante la scuola di polizia penitenziaria a Fonte d’Amore, nei pressi, quindi, anche del Campo 78. E l’allerta è stata dichiarata. Ieri, a proposito,  si è svolto un primo incontro in Comune alla presenza di dirigenti, funzionari, responsabili della protezione civile comunale e polizia municipale. Dunque Casini aveva chiesto al prefetto Giuseppe Linardi  “un tavolo tecnico per affrontare in maniera precisa e coordinata la prevenzione incendi nel nostro territorio”. “Non abbassiamo la guardia e continuiamo a lavorare per scongiurare il ripetersi dei gravissimi fatti accaduti lo scorso anno, predisponendo una serie di atti ed interventi mirati, che verranno sviluppati nei prossimi giorni, subito dopo il confronto con il Prefetto nel tavolo tecnico” conclude Casini.

E non dimentica nemmeno Antonella Di Nino, sindaca di Pratola Peligna, in prima linea sul fronte del fuoco lo scorso anno, quando la pista tagliafuoco che aveva ordinato non è riuscita a contenere la forza dell’incendio spingendosi oltre il limite imposto inutilmente dall’uomo, e in alto verso il rifugio di Colle delle Vacche abbandonato quando ormai si pensava di non riuscire più a salvarlo. Eppure l’alba del giorno dopo ha riservato una bella sorpresa: il rifugio era salvo. Da questo luogo “simbolo”, quindi, partirà l’evento ricordo che l’amministrazione pratolana sta organizzando in vista del 19 agosto 2018, ad un anno esatto dall’inizio delle fiamme. Il Comune ha deciso di fare il punto della situazione mettendo su una tavola rotonda che coinvolga tutte le figure che a vario titolo si occupano della prevenzione e dell’intervento attivo sugli incendi, dalla Regione al Parco Nazionale della Majella, ai Vigili del Fuoco passando per i carabinieri forestali e il Cai. “Perché nessuno deve dimenticare ed il da fare è tanto e tale che la sinergia tra gli Enti deve necessariamente attivarsi” commenta a caldo la Di Nino durante il sopralluogo al rifugio. A chiudere l’evento ci sarà un concerto al tramonto.

Simona Pace

 

 

1 Commento su "Quelle fiamme da non dimenticare, Casini e Di Nino attive per la prevenzione incendi"

  1. Ancora con la storia (un po’ velata)che la tagliafuoco non abbia funzionato. Eppure era presente anche un vostro rappresentante. Chi c’era sa come sono andate le cose quella notte. L’intervento dell’uomo (quelli buoni) in quel caso è stato più che utile; è che un altro uomo (i cattivi) ha pensato bene di far partire un nuovo focolare alle spalle della tagliafuoco.
    Penso che sia doveroso ricordare sempre chi lo scorso anno ha fatto (e cosa) e chi ha parlato (e poco più).

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