Refezione scolastica, vince la Vivenda. Risparmi notevoli per il Comune

E’ la prima vera gara d’appalto dopo otto anni di monopolio e dopo oltre tre di proroghe più o meno a norma di legge. La prima che ha visto più di un concorrente gareggiare e che si è conclusa, finalmente, raccogliendo i frutti della concorrenza.
Il bando per la refezione scolastica si è chiuso l’altro ieri con la verifica delle anomalie e, sostanzialmente, con l’affidamento alla vincitrice tra le tre aziende che avevano risposto. Ad aggiudicarsi il servizio per la durata di tre mesi, verosimilmente da ottobre a dicembre prossimi, è stata la Vivenda di Roma, in realtà un primo tempo di una partita di ben altra portata in vista della gara europea quinquennale, in fase di pubblicazione, che vale 2,5 milioni di euro.
I risultati per le casse pubbliche, però, già si sono visti: rispetto al prezzo base, infatti, la Vivenda ha offerto un ribasso di oltre l’8%, offerta imbattibile dagli altri due concorrenti il cui ribasso si è fermato a poco più del 2% per la Innova di Pomezia e allo 0,02% (praticamente niente) per la Coselp di Pratola, attuale gestrice del servizio. Per fare due conti in tre mesi il Comune risparmierà circa 16mila euro e per tre anni, quelli appena trascorsi senza gare e concorrenti, ne ha persi quasi 120mila. E sarebbe curioso chiedere alla Corte dei Conti chi dovrebbe pagarli.
Ma non è solo sul prezzo che la Vivenda ha macroscopicamente battuto i suoi concorrenti: anche nell’offerta tecnica, che prevede criteri di qualità del servizio e dei cibi, certificazioni e provenienza dei prodotti, infatti, non c’è stata storia. Il punteggio della società romana è stato pieno (80 punti), molto distante da quello della Innova (72 punti) e ancor più da quello della Coselp (56 punti).
I nuovi gestori hanno garantito poi l’applicazione della clausola di salvaguardia, cioè il riassorbimento in linea di massima del personale che eventualmente dovesse uscire dal gruppo Coselp.
Anche se, come detto, la partita vera si giocherà con la gara europea che dovrebbe essere bandita e conclusa entro la fine dell’anno, come stabilito dal nuovo corso voluto dal dirigente Katia Panella e sponsorizzato dall’assessore Mariella Iommi che, con i venti di burrasca che ci sono in maggioranza, può vantare almeno un obiettivo nel curriculum.  Sul piatto ci sono 2,5 milioni di euro per cinque anni, al lordo dei sacrosanti benefici della concorrenza.

1 Commento su "Refezione scolastica, vince la Vivenda. Risparmi notevoli per il Comune"

  1. “Chi dovrebbe pagarli?” chi ha tardato nel fare un bando pubblico. Quando verrà fatto invece il bando per l’immondizia? Anche qui la Corte dei Conti dovrebbe intervenire

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