
I sampietrini buttati ad un angolo fanno da corredo ad una piazza (Garibaldi o Maggiore che dir si voglia) che senza auto, per via dell’allestimento del campo di gara della Giostra, appare in tutta la sua trascuratezza, nonostante il tentativo, un po’ tardivo, di pulire almeno le erbacce che infestano chiese ed aiuole con un giardiniere questa mattina al lavoro.

Qualche esercente butta secchi d’acqua, ma i risultati sono irrilevanti. Più in su, nelle poche cime rimaste verdi, le vespe infestano l’aria e la tranquillità delle poche persone che circolano nella piazza semivuota.
E poi le aiuole secche, i secchi dell’immondizia ancora pieni e le opere pubbliche, come le transenne della scalinata di Santa Chiara, diventate ormai “opere d’arte”: monumenti all’inefficienza e all’incuria di una città che dice di voler essere turistica.
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