Suoni e danze per il Majella Etno Festival di San Valentino

“Supr’allu pètte té lu sule abbàlle, la lune ce la fa la saltarèlla”. Si avvicina la 15esima edizione del Majella Etno Festival di San Valentino in Abruzzo Citeriore curato dalla locale Proloco. “Punta di diamante della programmazione estiva abruzzese”, la due giorni (27 e 28 luglio 2018) alle pendici della Majella punta alla valorizzazione delel culture locali tra suoni e danza. “Un chiaro esempio di resilienza e di radicazione nel territorio- spiegano gli organizzatori-, un’inziativa ‘povera’ di fondi e priva di ‘media partner’ eppure ricca di volontà, di contenuti, che deve la sua sopravvivenza all’impegno continuo della Pro Loco di San Valentino e ai prestigiosi e generosi gruppi e musicisti coinvolti, al pubblico affezionato e numeroso, che ogni anno puntualmente dà vita alle due giornate magellensi, condividendo affettività, talenti, conoscenza, visioni e passioni”.

Nel piccolo borgo c’è fermento per l’atmosfera “unica” che si andrà a respirare, un appuntamento “pensato per far incontrare persone disposte a compiere quel meraviglioso gesto di generosità fatto di ascolto e di condivisione”. Curato da Anna Anconitano e Silvio Pascetta, il programma prevede la presenza di nomi prestigiosi del panorama della musica folk italiana e in particolare della tradizione popolare del Centro e del Sud Italia. Sarà compito di una “formazione transregionale” aprire la manifestazione con Marco Meo e Roberto Lucanero (Marche), Eduardo Vessella, Giuliano Gabriele e Luca Attura (Lazio), Silvia Santoleri, Sebastian Giovannucci, Guido Iampieri e Luca Sulcanese (Abruzzo).  A rappresentare il Sud e in particolare Campania e Sicilia, due prestigiosi gruppi di musica popolare, Progetto Sanacore e Unavantaluna, Cumpagnia di musica siciliana.

Ma il Majella Etno Festival non si esaurisce negli spettacoli perchè ad arricchire l’offerta ci sono, anche quest’anno, laboratori di danze tradizionali: il primo in programma venerdì 27 luglio alle ore 18 sulla Ballarella tra Abruzzo e Lazio. Il secondo, nel pomeriggio di sabato 28 luglio (ore 18) sarà dedicato al Ballettu, danza autoctona siciliana e sarà condotto dalla ricercatrice e danzatrice Margherita Badalà. Nella giornata di sabato sono inoltre previsti alle ore 11 una presentazione e dimostrazione di flauti etnici e antichi, “Il canto del Vento”, curata e presentata da Mauro Felicioni (ore 11) e un incontro tematico sulla cultura orale abruzzese, con la presentazione del volume e CD su Giannina Malaspina Cantastorie, a cura di Gianfranco Spitilli, Domenico di Virgilio e Mauro Geraci (ore 16:30).

 

 

 

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