Tra scritte e colori il degrado di ponte Capograssi

Sui colori brillanti del murales ora campeggiano diverse scritte, espressione di una gioventù peligna affidata alle scalinate di ponte Capograssi, come è sempre stato. Tra messaggi di amore, qualche imprecazione, un più generale riferimento alla legalizzazione della marijuana e messaggi no Snam, le rampe dai paesaggi idilliaci ed utopici, dipinti anni fa da noti writers, ora si presentano un po’ manomesse da una espressione sempre “di strada”, non proprio artistica.

Ma per la scalinata che collega la circonvallazione orientale al centro città i problemi non sono, non propriamente, quelli delle scritte, come qualcuno ha segnalato. Dell’opera, infatti, preoccupa un po’ di più lo stato della struttura stessa: con qualche scalino rotto, più punti con i ferri a vista ed una pavimentazione macchiata dall’incuria e dall’indifferenza di chi le scale le percorre ogni giorno tra mozziconi di sigarette e gomme da masticare rimaste lì, impronte indelebili.

Opere di manutenzione probabilmente non svolte con la dovuta costanza e prove di inciviltà, al contrario, sempre presenti. Tuttavia negli spazi adibiti a fioriere, ma in cui piante e fiori non si vedono, spuntano come esempi rari di flora bottiglie di birra abbandonate quasi fossero patrimonio di rara bellezza, e non tolte.

L’ennesimo esempio di come un lavoro perpetrato con impegno da più mani, in questo caso la possibile disattenzione amministrativa e degli incivili seriali, conduca ad un esempio di degrado che balza all’occhio del passante pignolo.

Se per le scritte, tra l’altro a tratti divertenti come comunicazione spontanea delle esigenze giovanili (lo è sempre stato fin dalla notte dei tempi), risulta particolarmente difficile la pulizia considerata la presenza dell’ormai noto murales di indubbia bellezza, per la sistemazione di scalini, muri e pulizia qualcosa diventa possibile. L’auspicio è che prima o poi i fabbricatori di immondizia si rendano conto che differenziare, anche a casa propria, non è poi così difficile, anzi è davvero “controcorrente”.

Esempi di abbandono di rifiuti, purtroppo, continuano a sommarsi, con l’aggravante di animali che ne fanno bottino nella speranza di trovare nutrimento e, nel bisogno, sparpagliano tutto lungo la strada. Accade continuamente in via Zappanotte.

 

Simona Pace

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