Tramortì la zia per rapinarla, patteggia tre anni di reclusione

Ha patteggiato la pena di tre anni di reclusione, oggi, Alex Ferretti, ventunenne di origine ucraina, figlio adottivo di una famiglia di Capestrano. Il giovane, che ha anche accettato di intraprendere un percorso nei servizi sociali, era agli arresti domiciliari dal febbraio scorso, quando cioè, pressato da un debito, contratto probabilmente per motivi di droga, non aveva esitato a rapinare la zia, una novantenne residente alle Marane di Sulmona, colpendola con una grossa pietra alla testa per poi impossessarsi della borsa in casa nella quale erano custoditi 440 euro.


Il giovane, difeso dagli avvocati Gennaro Carugno e Vittorio Masci, aveva ammesso già in fase di interrogatorio le sue responsabilità, subito dopo essere stato arrestato dai carabinieri di Sulmona che a lui erano risaliti perché, tornato sul luogo del delitto, aveva ancora le sue scarpe sporche di sangue.
Alex Ferretti, Aleksej all’anagrafe, il 12 febbraio scorso aveva studiato nei dettagli il suo colpo: scavalcato il cancello della villetta dell’anziana zia, la aveva colpita alla testa con una pietra mentre curava il giardino, lasciandola in una pozza di sangue, non prima di aver sottratto la sua borsa in casa.
La sera, quando i carabinieri erano giunti sul posto, si era presentato proprio in villa, venendo così scoperto. A seguito della perquisizione i militari trovarono in suo possesso anche due coltelli.
L’anziana ebbe una prognosi di trenta giorni, ma la vicenda sarebbe potuta finire molto peggio.

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