Tre mesi di chiusura risolti, dicono dal Comune, da un sopralluogo dei vigili del fuoco, del Genio civile e del Comune: era insomma un falso allarme o comunque un allarme non così grave.
Si erano sbagliati, non c’erano pericoli imminenti: su via Turati si può passare, parcheggiare, vivere, ma con cautela.
Almeno fino a quando non saranno trovati i soldi necessari per metterla in sicurezza: attesa che dura da nove anni, in realtà, e che l’assessore Angelucci è deciso ad interrompere: “Troveremo i soldi nelle pieghe del bilancio – spiga Angelucci – purtroppo i fondi regionali per il dissesto idrogeologico sono spariti, né ci sono. Ciò vuol dire che dovremo trovare fonti di finanziamento alternative, perché la messa in sicurezza e riapertura integrale di questa strada è di prioritaria importanza, non solo per i residenti e per gli studenti, ma anche per i turisti in vista dell’apertura della nuova area camper che si trova ai suoi piedi”.
Le pieghe sono quelle probabilmente di un mutuo, perché finora il Comune non ha acceso nuove linee di debito e ci sono quasi un milione di euro di disponibilità di indebitamento.
I tre mesi di chiusura, se non altro, sono serviti a riflettere quanto sia importante questa arteria.
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