Varata la giunta Marsilio, fra rotture e fragili equilibri

La ripartizione numerica della Giunta regionale di Marco Marsilio è di quattro assessori alla Lega, uno a Fdi, uno Forza Italia che avrà anche presidente del Consiglio regionale e Sottosegretario, è solo la risultante di un lavoro in parte compiuto a Roma tra le stanze del Viminale.

Sembra anche essere il minimo sindacale dopo che la Lega aveva fatto capire a chiare lettere di volere fin dal primo giorno la maggioranza in Giunta, nella convinzione, tutta salviniana a dire il vero, che questo possa condizionare l’attività amministrativa della Giunta e del suo Presidente. È un po’ l’impostazione che la Lega attua nelle regioni del Nord dove governa da decenni e dove i meccanismi territoriali e politici fanno parte di un ingranaggio di una macchina che si chiama potere.

In Abruzzo i leghisti, che non sono altro che i salviniani dell’ultima ora, non possono certo vantare per curriculum la fedeltà e la solidità verso il partito dei colleghi del Nord che la Lega, a dire il vero, l’hanno vista crescere. I futuri assessori leghisti sono stati, solo qualche anno fa, esponenti di rilievo degli altri partiti del centro destra, senza contare che in alcuni casi qualcuno è andato a braccetto con Professori odiatissimi da Salvini. La certezza di avere in mano politicamente la Giunta Marsilio rischia dunque di infrangersi nel giro di qualche mese.

Il gioco del conteggio e delle caselle da riempire che il centro destra ha portato avanti negli ultimi giorni, ha penalizzato Azione politica. Il coordinatore regionale Gianluca Zelli non ha esitato infatti ad abbandonare la riunione di maggioranza in aperta polemica. Lo ha fatto solo dopo aver avuto la certezza che l’assessorato esterno sarebbe andato alla Lega e non alla sua formazione politica. Marsilio aveva messo in conto il forfait; il recupero politico di Azione politica non sarà certo opera proibitiva.

Consolidati i numeri, si sono scritti i nomi. A Forza Italia, nello specifico a Mauro Febbo, è andato l’assessorato con deleghe ad Attività produttive (Industria, Commercio, Artigianato), Turismo, Beni culturali e Spettacolo. Forza Italia otterrà probabilmente anche la presidenza del Consiglio regionale che dovrebbe andare al pescarese Lorenzo Sospiri mentre il Sottosegretariato alla Giunta è stato assegnato al forzista Umberto D’Annuntiis con le seguenti funzioni: Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Infrastrutture, Difesa del Suolo. 

Per la Lega Emanuele Impudente, aquilano, sarà vicepresidente con la delega ad Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi e Riserve naturali, Sistema idrico, Ambiente. La sua nomina permetterà alla sulmonese Antonietta La Porta di entrare quale consigliere supplente in Consiglio regionale. L’assessorato esterno va alla Lega con Piero Fioretti, che prende le deleghe di Lavoro, Formazione professionale, Istruzione Ricerca e Università, Welfare, Enti locali e Polizia locale. Questa opzione mette fuori Quaresimale che invece solo ieri tutti davano al Turismo. Nicoletta Verì sarà invece la quota rosa della Giunta Marsilio con delega a Salute, Famiglia e Pari opportunità, infine Nicola Campitelli, sarà assessore con delega a Urbanistica e territorio, Demanio marittimo, Paesaggi, Energia, Rifiuti. Per Fratelli d’Italia spazio ad un altro aquilano, Guido Liris che avrà le deleghe di Bilancio, Aree interne e del Cratere, Programmazione Restart, Sport e impiantistica sportiva, Ragioneria, Patrimonio, Erp, Informatica, Sistemi territoriali della conoscenza, Personale, Partecipate. Marsilio tiene per sé le deleghe di Ricostruzione, Protezione civile, Programmazione nazionale e comunitaria, Politiche europee, delegazione di Roma, Avvocatura regionale, Stampa, Affari della Giunta, Legislativo, Indirizzo e controllo AGIR, Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Difesa del suolo, Infrastrutture.

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