Assalto a Iaccio Rosso: escrementi sulle pareti e rifiuti nel rifugio del Morrone

Escrementi sulle pareti, immondizia sparsa ovunque, fango sul pavimento, camino con ancora la brace e rifiuti dentro. E’ la scena, “attesa” dice la delegata all’Ambiente Fabiana Donadei, che si è presentata questa mattina al rifugio Iaccio Rosso sul Morrone. La struttura, posta a 1562 metri sul livello del mare nel territorio del Comune di Pratola Peligna, è stata presa d’assalto, come tante altre in questi giorni, dagli “escursionisti della domenica”, ovvero di Ferragosto: persone che scelgono la montagna per un’esperienza diversa, ma che spesso in montagna non si sanno comportare.

“Non è la prima volta d’altronde – continua Donadei – la strada per educare alla montagna è ancora lunga ed evidentemente cartelli e avvisi non servono a molto. Mi chiedo quale sia la fatica richiesta nel riportarsi i rifiuti prodotti nello zaino a valle o ancora quanto è difficile ricordarsi di chiudere la porta del rifugio”.

Molti danni, infatti, non sono il diretto effetto delle visite degli umani, ma anche degli animali che pascolano in zona e che trovando la porta del rifugio aperta entrano e fanno i loro comodi, compresi i bisogni. Gli escrementi sulle pareti, infatti (e per fortuna) sono da attribuire alle mucche o ai cavalli che sono al pascolo, piuttosto che agli esseri umani.

“Oggi siamo andati su attrezzati con varichina, stracci e scope, perché sapevamo cosa ci aspettava – continua la delegata all’Ambiente del Comune di Pratola – ora il rifugio è nuovamente pulito, ci torneremo per dare un’imbiancata e ripulire bene gli escrementi sui muri e stiamo progettando di installare una staccionata che renda più difficile l’ingresso degli animali. Ma quel che preme è, innanzitutto, un po’ di attenzione e accortezza da parte degli escursionisti: la montagna e il rifugio sono beni comuni e vanno rispettati e tenuti puliti”.

3 Commenti su "Assalto a Iaccio Rosso: escrementi sulle pareti e rifiuti nel rifugio del Morrone"

  1. Porci, sono peggio della merda che hanno lasciato, Dio mi perdoni ma a volte ci vorrebbe veramente la frusta o peggio, deturpare e violentare un posto così bello lo meriterebbe

  2. Che gli si pozzano seccare le palle….sti drogati di merda.

  3. Andrebbero gestiti i nostri rifugi
    Ieri il cai di Sulmona ha ricevuto una mail da parte di un escursionista dove lamenta di come è stato ridotto il rifugio Pelino su monte Amaro.
    Viviamo in un paese di incivili

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