Sempre più emergenze: nascono due nuovi gruppi di protezione civile, volontari cercasi

Troppe emergenze, almeno una a stagione, così l’esigenza di organizzarsi in gruppi di soccorso si fa sempre più impellente e c’è questo alla base della formazione di due nuovi gruppi della protezione civile, quello di Terre dei Peligni e quello di Pacentro.

“La Terra è viva” ha spiegato con semplicità l’ingegnere Dante Carlos Salce, attivo da tempo nel gruppo regionale, a Raiano lo scorso fine settimana per un primo corso base in vista della costituzione ufficiale del nuovo gruppo intercomunale che, nei fatti, andrà a sostituirsi a quello decennale di Raiano per non perdere l’anzianità e inglobare poi anche i volontari degli altri comuni di terre dei Peligni (Corfinio, Prezza, Vittorito e Roccacasale). Insomma, il succo è che la Terra è viva ed è impensabile non aspettarsi altre emergenze soprattutto “perché i ritmi della natura sono ciclici” ha spiegato Salce e storicamente dopo la faglia dell’Aquila si è mossa anche quella del Morrone. Ovviamente si tratta di ipotesi, niente di così sicuro, ma tuttavia da non sottovalutare. E poi ci sono state le altre emergenze, quella neve, prevedibilissima, e quella incendio. Sul territorio abruzzese in questo anno non è mancato nulla. Singoli episodi che hanno coinvolto tutti lasciando riscoprire in tanti l’amore per il proprio luogo. Le fiamme dell’estate scorsa sono state la testimonianza maggiore di questa solidarietà.

Ed ecco, quindi, nascere questa esigenza di organizzarsi al meglio perché c’è bisogno, e la Protezione Civile interviene anche in questo, di informazione, previsione e prevenzione. L’associazione dei Comuni di Terre dei Peligni ha deliberato la formazione del nuovo gruppo che nascerà e  nel prossimo Consiglio utile sarà presentato il nuovo regolamento così da procedere alla formalizzazione.

Sarà presentata, invece, oggi in Consiglio comunale a Pacentro la proposta del sindaco Guidi Angelilli di formare un proprio gruppo di protezione civile. Alla porta ci sono già molte persone interessate a farne parte. La parte più difficile sarà reperire i soldi necessari a rafforzare poi il gruppo, un “particolare” comune a buona parte delle formazioni di protezione civile. Ma è bene andare avanti perché “Le responsabilità ricadono sempre più spesso sulle singole popolazioni- ha spiegato Angelilli- e sui sindaci in particolar modo, in uno Stato dove sempre di più si cede il passo ai volontari”. Volontariato che, in questi termini, diventa l’ancora di salvezza dello Stato mentre “i Comuni non hanno più risorse” ha incalzato il sindaco di Pacentro ricordando come sul sociale si abbatte sempre più la scure dei tagli lasciando i piccoli Comuni di fronte a problemi di difficile soluzione.

Ed è in questo settore che il volontariato, e la protezione civile in questo caso, che dovranno inserirsi. Senza soldi, con tanta voglia, nonostante tutto, due nuovi gruppi di protezione civile sorgeranno presto e cercano volontari.

Simona Pace

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