Abusò delle nipoti minorenni: rito abbreviato per lo zio orco

E’ una storia di pedofilia che si sarebbe consumata in famiglia (ma non nelle mura domestiche), quella di uno zio, un 41enne di origine straniera, che avrebbe abusato delle sue due nipoti minorenni: cinque e quattordici anni appena, costrette ad avere rapporti sessuali, anche completi, con lui e a posare per un orribile “book fotografico” che i carabinieri gli trovarono sui suoi device, insieme ad altre immagini pedopornografiche. Una storia che andrà a giudizio, ha deciso questa mattina il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona Giovanni De Rensis, con rito abbreviato il prossimo 26 settembre, quando lo zio orco sarà chiamato a rispondere dei pesantissimi capi d’imputazione che gravano sul suo conto. Accuse che lo portarono nell’ottobre del 2022 ad essere rinchiuso in un carcere dopo oltre un anno di presunti abusi, emersi grazie alle indagini scaturite dalla denuncia dei genitori delle due minorenni, venuti a sapere dei presunti abusi grazie al coraggio della più piccola che raccontò alla madre le particolari attenzioni rivoltele dallo zio. A lei e poi si scoprì anche a sua cugina maggiore.

Questa mattina il giudice ha accolto la costituzione di parte civile delle due madri, rappresentate dall’avvocata Valeria Colantoni, e delle due presunte vittime, rappresentante dall’avvocato Luca Tirabassi, dando per acquisite, ormai, le prove testimoniali delle bambine fatte lo scorso anno con un incidente probatorio in modalità protetta e con l’assistenza di psicologi. L’uomo, sul quale pendono gravi indizi di colpevolezza, incluse le foto ritrovate nel suo computer, è difeso dall’avvocata Alessandra Faiella.

1 Commento su "Abusò delle nipoti minorenni: rito abbreviato per lo zio orco"

  1. beatrice ricottilli | 9 Maggio 2024 at 13:44 | Rispondi

    Mi chiedo da mamma, da nonna, se può esserci “difesa” per chi commette tali atrocità. E mi chiedo ancora se la legge degli uomini possa bastare a cancellare per sempre dalla vita degli innocenti la presenza degli orchi. Nessuno, proprio nessuno potrà ridare a quelle bimbe, come a quelle di tutto il mondo, l’innocenza perduta. Rubare l’innocenza, proprio questo è il peccato più grande. Anche agli occhi del mondo.

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