Angelone rassegna le dimissioni. Avanti Sulmona passa all’opposizione

L’assessore Antonio Angelone rassegna le proprie dimissioni dalla giunta Casini, segnando una rottura insanabile fra il gruppo consiliare Avanti Sulmona e la maggioranza comunale. L’evento che ha generato il tutto è stata la presa di posizione di Casini che sabato ha partecipato all’evento elettorale di Scoccia con tanto di foto. L’endorsement di Casini ha fatto venire meno la fiducia di Pingue, Di Marzio e Angelone perché avrebbe tradito la tregua sancita il 31 agosto scorso che sarebbe dovuta durare almeno fino alle elezioni regionali.

“È venuto meno il nostro rapporto di fiducia con la sindaca, dopo la sua presa di posizione per Scoccia – dichiara Pingue, che aggiunge –, ad oggi abbiamo da pensare alla campagna elettorale che si concluderà il 10 febbraio, quello che accadrà dopo si vedrà”. Una decisione quella di abbandonare la giunta che li colloca automaticamente all’opposizione, viste anche le dichiarazioni sempre dello stesso Pingue che parla di “situazione irrecuperabile, almeno in questa fase storica”.

L’assessore Angelone sottolinea il suo intenso lavoro nonostante la situazione difficile: “L’ho fatto con passione e ringrazio chi mi ha dato questa possibilità. Vengono meno dei presupposti di fiducia per cui mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni”. Poi ricorda brevemente il suo impegno in merito all’Ufficio sisma, ai trasporti, al Piano urbano di mobilità sostenibile ed aggiunge: “Oggi non basta il discorso tecnico, va affiancato un ragionamento politico. Il sindaco aveva dato garanzie che non avrebbe preso parte alla campagna elettorale e invece ha scelto di sostenere una candidata. Se manca la fiducia viene meno tutto. Me ne vado tranquillamente, sperando di aver fatto bene per la città”.

Infine la presidente del Consiglio comunale Di Marzio chiarisce che al momento non ha in programma di dimettersi perché è stata eletta dal consiglio all’unanimità, ma se glielo chiedessero sarebbe pronta a valutare di conseguenza.

Inizia dunque il riposizionamento post-elezioni regionali, ci si sarebbe aspettato di vederlo dall’11 febbraio, ma la decisione della sindaca di scendere in campo, un po’ come nel domino, sta scatenando reazioni a catena. Ora persa la disponibilità del Partito Democratico di fare un governo di salute pubblica, a Casini resta solo una piccola finestra ancora aperta, quella dei due consiglieri di centrodestra Tirabassi e Bianchi che visto il ricollocamento della maggioranza comunale potrebbero farci un pensierino. Oggi può sembrare difficile, ma le urne possono riservare grandi sorprese.

Savino Monterisi

3 Commenti su "Angelone rassegna le dimissioni. Avanti Sulmona passa all’opposizione"

  1. Prima delle elezioni?
    Ha avuto fegato… o forse ha colto al balzo la ghiotta occasione visto i risultati ottenuti nellaua delega.
    Comunque sia ha fatto bene… Chi di spada ferisce, di spada perisce… possibilmente dopo il 10 febbraio 😉

  2. Il teatrino sta entrando nel ridicolo. Quindi uno va all’opposizione (in attesa di vedere come va il 10 febbraio) uno (probabilmente l’unico che in questi mesi si è speso veramente) lascia ed una dice io vado in opposizione ma resto in carica perché mi hanno eletta all’unanimità (però se me lo chiedono lascio).
    Ciò non toglie che dall’altro versante abbiamo dei soggetti che per l’ennesima volta hanno dimostrato di essere semplici burattini di un unico personaggio esterno ( che tra l’altro decide le sorti anche della moglie visto che quest’ultima dice ad esempio di aver provveduto alla nomina di un primario per l’ospedale di Sulmona, come ha fatto a farlo da sindaca di un altro paese poi chi lo sa).
    Insomma ma non sarà per caso giunto il momento di dare spazio a chi in questo territorio crede realmente e che non vuole semplicemente presenziare per meri fini personali? Io credo che già in questa tornata regionale qualcuno ci sia. Basterebbe solo andare a controllare.

  3. Riflettendo, effettivamente rompere l’alleanza pre elezioni ha poco senso e letti i commenti dei 3, sotto sotto, non è che ci sia un solo e mero messaggio politico post elezioni?
    Si passa in opposizione (forse) e poi si appoggia la giunta e casomai si rientra?
    Al lupo al lupo e poi sempre presenti e politicamente coesi?
    Sono fondati i miei timori?

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