Assalto alle terapie intensive. 5 Stelle: “Penultimi per i vaccini”

Undici nuovi ricoveri e sette posti in più solo nelle terapie intensive che arrivano così alla soglia critica dei 64 posti occupati, a cui si aggiungono i 535 (2 meno di ieri) dei pazienti in medicina Covid. Anche quello di oggi è un bollettino critico per la regione Abruzzo che diventa drammatico nella provincia di Pescara dove, nonostante la chiusura delle scuole (prolungata fino a fine mese) e la zona rossa, si contano 329 nuovi casi dei 493 accertati in regione. Un po’ meglio, ma non molto meglio, nell’altro cluster provinciale di Chieti dove i nuovi positivi sono 112; 33 in quella di Teramo e 11 in quella dell’Aquila.
La provincia di Pescara con i suoi 11900 casi dall’inizio della pandemia di avvicina ad essere la zona più colpita in assoluto d’Abruzzo, dopo la provincia dell’Aquila che con l’ondata di ottobre-novembre ha raggiunto ad oggi i 12739 positivi.
Solo 158 i guariti che fanno salire il numero degli attualmente positivi a 12304 (327 in più di ieri).
Resta alto, soprattutto nella provincia di Pescara (con 64 casi), il contagio tra li under 19: sono 92 oggi.
Una situazione critica che, denunciano i 5 Stelle, si accompagna ad un sostanziale blocco delle vaccinazioni: “Siamo penultimi in Italia per dosi somministrate rispetto alle dosi consegnate – scrive Sara Marcozzi -. Il Piano vaccinazioni è completamente allo sbando, la Regione deve cambiare immediatamente il passo occhi è stato chiamato a gestire questa vitale partita farebbe bene a cedere il posto. Sarebbe opportuno che venisse praticata un po’ di trasparenza rispetto alle procedure, alle priorità e alle date previste per la somministrazione”.

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