Assistenza sanitaria precaria in Alto Sangro, Cgil chiede incontro al Prefetto

La carenze sanitarie continuano ad affliggere il comprensorio altosangrino. Dal servizio 118 con ambulanza medicalizzata assente alla discontinuità assistenziale della Guardia Medica. Ammalarsi in Alto Sangro diventa ancor più rischioso, ancor di più rispetto a quei territori slegati dalle carenze delle aree interne. Per questo motivo la Cgil dell’Aquila ha chiesto un intervento, o quantomeno un incontro tempestivo al Prefetto della Provincia alla presenza dell’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo, della Direzione Strategica della ASL Avezzano Sulmona L’Aquila e dei sindaci dei comuni interessati. Un tentativo per risolvere i disagi che vivono gli abitanti di Pescasseroli, Pescocostanzo, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea.

Nei giorni scorsi l’oganizzazione sindacale ha promosso una mobilitazione che ha visto la partecipazione di oltre cento persone, tra cui Sindaci e Amministratori locali. L’evento è scaturito dalla necessità di riaffermare l’esigibilità del diritto universale alla salute e di denunciare pubblicamente le carenze sanitarie che ormai da troppo tempo interessano un vasto territorio della provincia.

“Già nel 2022 – scrive la Cgil – la nostra organizzazione fu promotrice di una raccolta firme che vide la sottoscrizione di oltre 500 cittadine e cittadini affinché venisse ripristinato correttamente e secondo il fabbisogno sanitario del territorio il servizio di 118 con ambulanza medicalizzata. È passato oltre un anno e le condizioni sembrano addirittura peggiorate, alla precaria situazione del servizio di 118 si è aggiunta in questi mesi la mancanza/carenza del servizio di continuità assistenziale (guardia medica), come più volte denunciato dai sindaci del territorio. Tale grave condizione sta compromettendo il diritto alle cure ed alla salute di una intera comunità che risulta essere deprivata di un servizio fondamentale che garantisca un adeguato intervento in caso di emergenza e/o di urgenza. Senza alcuna paura di smentita possiamo affermare che è in atto una vera e propria desertificazione sanitaria delle aree interne della provincia dell’Aquila”.

Commenta per primo! "Assistenza sanitaria precaria in Alto Sangro, Cgil chiede incontro al Prefetto"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*