Biancheria intima della donna sull’auto dopo la fine della relazione: 44enne patteggia 14 mesi

Quattordici mesi di reclusioni è la pena patteggiata da Giuseppe Contucci, quarantaquattrenne di Sulmona, accusato di atti persecutori ai danni della donna che ha intrattenuto con l’uomo una relazione extraconiugale dal 2020 al 2022. Contucci non avrebbe accettato la fine della relazione decisa dalla donna nel luglio del 2022. Una chiusura della storia sentimentale che avrebbe portato Contucci a molteplici condotte vessatorie, minatorie, ingiuriose e offensive.

Tra queste, la più clamorosa, l’aver parcheggiato la propria autovettura all’esterno dell’attività commerciale del marito della donna, la biancheria intima della donna e un bigliettino con scritto “Le riconosci? Uomo senza palle”. Ma è solo una delle condotte con le quali Contucci avrebbe perseguitato la coppia fino a portarla all’esasperazione. Dagli sms alla donna con epiteti ingiuriosi (Zoccola…muori. Mi fai schifo e giuro che ti rovino) fino ai bigliettini collocati sul parabrezza dell’autovettura della donna nei quali minacciava di rivelare la propria relazione extraconiugale al marito.

Contucci avrebbe scritto anche sul muro adiacente alla porta d’ingresso dell’abitazione della donna la frase “Sei la putt*na del condominio”, avrebbe spiato dal balcone del proprio appartamento contiguo i movimenti della donna, e avrebbe etichettato la coppia, nelle occasioni in cui la incontrava, urlando “il cornuto e la putt*na”.

Atteggiamenti che hanno costretto moglie e marito a modificare le proprie abitudini, tanto da dover cambiare anche la propria abitazione. Tali condotte avrebbero portato ad uno stato di ansia e di paura il marito della donna, tanto da essere costretto a recarsi presso il CIM per una terapia farmacologica a causa dello stress post traumatico.

36 Commenti su "Biancheria intima della donna sull’auto dopo la fine della relazione: 44enne patteggia 14 mesi"

  1. no comment. assurdo.

  2. Un vero signore. Adesso sul lastrico finisce lui

  3. Quando le vittime si faranno la villa con i suoi soldi dovranno come minimo mandargli i SALuti dAl MarE

  4. Ma sto genio è sposato ? Ce l’ha una vita ? Poveretto 💲💲💲

  5. Siete solo dei leoni da tastiera. Metteteci la faccia

  6. Vienimi a cercare così ci facciamo 2 chiacchiere

  7. Ci sono anche le paperelle di gomma

  8. Sempre dietro un falso profilo. Sei un vero uomo

  9. Sempre dietro un falso profilo. Tu si che sei un uomo

  10. Vienimi a cercare così mi dirai ciò che pensi in facciq

  11. Non sono cazzi tuoi

  12. Vieni a cercarmi così mi dici in faccia quello che pensi. Basta nascondersi

  13. Come mai qui non vengono censurati determinati commenti?

  14. L’importante è che cancelli prima le minacce di picchiarlo che gli hai fatto

  15. Sono fra gli amministratori ( tecnici ) di questa testata ed ( ahimè ) anche fra i protagonisti di questa tristissima vicenda.
    Pur comprendendo la “necessità” di ognuno di partecipare alle vicende altrui con differenti sensibilità e discutibili approcci ( spesso non avendo davvero un c**** di meglio da fare) vi esorto a considerare che dietro ogni accadimento di questo genere si celano sempre sofferenze ed emozioni che non vale quasi mai la pena di sollecitare o ridestare.
    Prima che il “vostro” dibattito scada in qualcosa di penalmente rilevante ( in particolare, ovviamente, per coloro i quali pensano di sostenere la mia causa ) vi esorto a considerare che “Leoni da tastiera” non esistono più, cioè ogni singolo commento viene rilevato, mappato ed archiviato.

    Anche tutti i commenti sopra questo mio ( ed ovviamente gli eventuali successivi ) sono “firmati” da un indirizzo che, qualora non facesse capo al diretto responsabile, indicherà comunque il titolare di una connessione domestica o di rete cellulare responsabile per legge. Chiunque “travalichi” si assumerà la responsabilità dello scritto, perchè, di questo statene certi, la convocazione arriverà per tutti!

    Non vorrei dover essere proprio io ( contattato dalle autorità ) a fornire le indicazioni per risalire all’autore di considerazioni che potrebbero, in generale, trovarmi d’accordo.

    Occhio quindi a non lasciarvi coinvolgere “oltre confine” in un “dibattito” che vi vedrebbe poi protagonisti in un aula di tribunale, come già è capitato e capiterà agli “amici” facebook e quant’altro.

    Raffaello.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*