Buche, danni e pericoli: niente polizia sul percorso di guerra

Povero a chi ci capita, anche se così altro che “povertà abolita”, perché finire in una buca, a piedi o in auto, oggi a Sulmona, è diventato molto più facile di quanto si possa pensare. Vero il contrario anzi. Lo sa bene, ad esempio, l’automobilista che con la sua Bmw, in pochi giorni, ha rimediato ben tre ruote spaccate a causa delle buche sulla strada. L’ultima ieri sera, in via Japasseri, quando al danno si è aggiunta la beffa. Sì perché stanco di usare il cric l’uomo si è rivolto alle forze dell’ordine per avere giustizia e, in prospettiva, il meritato risarcimento.

Ma niente: carabinieri e polizia si sono limitati, dice, a dirgli che non era loro competenza e a passargli la municipale, che però si trovava impossibilitata ad intervenire in quel momento (erano da poco passate le 18,00). “Aspetto” gli ha risposto l’uomo, deciso a far valere le sue ragioni e a verbalizzare quanto accaduto. Ma niente ancora, perché candidamente l’interlocutore al telefono gli ha confessato che sarebbe stato inutile aspettare perché non c’erano pattuglie disponibili, anzi non c’erano proprio pattuglie. “Faccia qualche foto” gli avrebbe consigliato il centralinista della polizia municipale. Detto fatto il reportage è stato completo, con foto e video (guarda il video – buche impossibili – nella sezione “de visu”) che, verosimilmente, se tutto va bene finiranno a supporto di un’apposita denuncia per vedersi risarcito qualche euro tra qualche anno.
Il problema, scherzi e ironia a parte, è molto più serio di quanto si creda, perché quelle voragini per strada, con profondità che arrivano anche a dieci centimetri ed estensioni molto più ampie, rappresentano un serio pericolo per l’incolumità pubblica e non solo una fonte di guadagno per i gommisti.
Il percorso di guerra d’altronde non è a Sulmona solo quello di via Japasseri, dove più che di buche si tratta di asfalto divelto, ma anche in via Lamaccio (davanti a Spazio Pingue ci vorrebbe un ponte per evitarle), lungo la circonvallazione occidentale, con punte di record imbarazzanti lungo viale della stazione (quella inaugurata con taglio del nastro, ma dove i lavori non ancora vengono ultimati), senza dimenticare i classici del centro storico: via Dorrucci, di nuovo con il porfido saltato, e via Federico II, solo per citare le più gettonate.
E’ di qualche giorno fa la determina di approvazione definitiva dell’appalto dei lavori per “interventi di miglioramento sicurezza stradale e sistemazione viabilità parcheggi e marciapiedi” per circa 200mila euro, quelli appunto che, al di là dell’intestazione, sono serviti in realtà in gran parte per rifare i giardinetti di piazza Carmine.
Sempre che ci si arrivi con le ossa e le gomme sane.

3 Commenti su "Buche, danni e pericoli: niente polizia sul percorso di guerra"

  1. natale in corso…orgoglio dell’amministrazione,luminarie con tante, troppe illusioni,mentre tutto crolla,i cialtroni annunciano i lavori dei giardini di marzo..il popolino credulone applaude festante il taglio del panettone e relativi nastri multicolore…

  2. Davanti Spazio Pingue sarebbe opportuno anche far rispettare il divieto di sosta visto che perennemente diventa una strada a senso unico

  3. E sì l’importante sembra essere che la città sia illuminata a festa…

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