Desertificazione bancaria: sempre meno sportelli. Rischio usura in Abruzzo

Le banche fuggono dall’Abruzzo, o meglio a chiudere sono gli sportelli sempre più assenti all’interno della regione. Una desertificazione che ha portato nell’ultimo quinquennio alla chiusura di uno sportello su quattro. Il 25% delle banche presenti sul territorio abruzzese. Colpa dello spopolamento abruzzese e del sempre più costante utilizzo dell’home banking. Uno strumento troppo distante per una delle regioni con l’età media più alta d’Italia.

In sei comuni su dieci, chi deve fare un’operazione in banca deve spostarsi lontano dal proprio Comune.

La mancanza di filiali rende più difficile il finanziamento alle piccole e medie imprese, ed i dati Bankitalia lo dimostrano in modo chiaro: nel solo 2022 il taglio è stato del 4,6% in Abruzzo e del 3,2% in Molise. Sono dati che hanno conseguenze pesanti. Una piccola azienda che non riesce a trovare finanziamenti ha due possibilità, entrambe drammatiche: o ricorre agli usurai, o chiude. Nella classifica dei reati pubblicata dal Sole24Ore e relativa al 2022, tre delle province abruzzesi figurano ai primi posti per quanto riguarda l’usura. Nella classifica manca solo la provincia di Teramo, l’unica ad aver mantenuto una presenza di sportelli bancari in linea con la media nazionale.

Molto significativo anche il dato delle chiusure delle imprese artigiane: nei primi tre mesi del 2023 il Molise è stata la regione che ha fatto registrare il peggiore saldo tra cessazioni e nuove aperture, con l’Abruzzo al secondo posto. Nel secondo trimestre l’Abruzzo ha effettuato il “sorpasso”, conquistando il poco invidiabile primato.

Per sensibilizzare sulle tematiche del Credito nel Centro Sud, la Fisac Cgil ha organizzato per il 28 e 29 settembre l’evento “Sud in Credito – Un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno”. L’evento, che si svolgerà a Napoli alla presenza del Segretario Generale CGIL Maurizio Landini, vedrà tra gli ospiti Carlo Cimbri (presidente Unipol Gruppo), Antonio Decaro (presidente ANCI, Massimiliano Fedriga (presidente Conferenza delle Regioni), Antonio Patuelli (presidente ABI), Augusto Dell’Erba (Presidente Federcasse). In rappresentanza di Abruzzo e Molise interverranno Carmine Ranieri (Segretario Regionale CGIL) e Luca Copersini (Segretario Regionale Fisac). Nel corso delle due giornate di lavori la Segretaria Nazionale Fisac, Susy Esposito, illustrerà le proposte del Sindacato per un sistema bancario e finanziario più rispondente alle esigenze del Paese e delle Regioni Meridionali.

1 Commento su "Desertificazione bancaria: sempre meno sportelli. Rischio usura in Abruzzo"

  1. A GABON MALUODA A FRA A LU PIET

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