“Educatamente”. Parte il contrasto alla povertà educativa in Valle Peligna

Contrasto alla povertà educativa, anche in Valle Peligna. Nasce il progetto Educatamente che la Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali in collaborazione con la compagnia teatrale Fantacadabra ha presentato ufficialmente questa mattina nella sede di Via Sallustio a Sulmona. Un progetto ambizioso dedicato ai bambini da 0 a 6 anni chiamati ad intraprendere un percorso di interazione con il mondo che li circonda. A partire dalla scuola, realtà di vita quotidiana, per arrivare a vivere e conoscere il territorio in modo creativo e coinvolgente.

Rispondendo a un bando dell’Agenzia per la coesione territoriale, Nuovi Orizzonti Sociali è riuscita a partire con un progetto che per due anni, fino a giugno 2025, metterà in campo strumenti, competenze e professionalità al servizio della crescita educativa, senza alcun costo per le famiglie. Aggiudicato l’importo di 130 mila euro, sono già partiti gli appuntamenti gratuiti del progetto Educatamente che dal mese di ottobre vede i bambini delle scuole dell’infanzia dei comuni di Sulmona e Pratola Peligna partecipare ai primi laboratori teatrali; da novembre previsti anche “atelier verdi” dedicati alla natura da vivere in prima persona.

Con adesioni tre volte superiori a quelle immaginate, ben oltre la soglia di 63 minori previsti dal bando, è partito il “primo tentativo concreto di comunità educante attiva per il contrasto alla povertà educativa nell’Ambito Sociale Distrettuale Peligno 4.0.” questo il sottotitolo del progetto, che punta sul ‘fare rete’, sulle relazioni tra tutti gli attori sociali per arrivare a coinvolgere anche chi, in condizioni di disagio e difficoltà, resta spesso ai margini.

Perché se povertà educativa non vuol dire povertà economica e il disagio può annidarsi ovunque, è pur vero che spesso solitudine e marginalizzazione dipendono dal reddito; ecco perché saranno attivi anche sportelli di ascolto psicopedagogici aperti a genitori e bambini, fuori e dentro le scuole. Un progetto per educare dunque, partendo dai più piccoli, con l’obiettivo di “riportare sul territorio quei servizi di prevenzione psico – pedagogica che oggi non ci sono più” spiega Candida D’Abate di Nuovi Orizzonti Sociali “perché la prevenzione, in tutti i campi, è sempre la scelta migliore”.

E si pensa già al futuro, ad una continuità che veda protagonisti i ragazzi dai 13 ai 17 anni, per un contrasto alla povertà educativa a tutto campo.

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