Era ubriaco, arrestato per omcidio stradale il conducente della jeep

L’accusa è quella di omicidio stradale, per aver cioè provocato la morte sabato sera di due persone, Francesco e Antonio Sciullo, al chilometro 107 della strada statale 17, travolgendole con la sua jeep Cherokee vecchio modello. Era ubriaco Stefano Casasanta il quarantasettenne residente a Pettorano sul Gizio rimasto coinvolto nel tragico frontale che ha spezzato la vita di padre e figlio che viaggiavano su una Fiat Punto per tornare a Sulmona. Casasanta, ha accertato la polizia stradale di Castel di Sangro che indaga sul caso, aveva un indice alcolemico di 2,8 a fronte dello 0,5 tollerato per chi si mette alla guida. Per questo su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Aura Scarsella, il quarantasettenne è stato dichiarato in stato di arresto, misura che sta scontando sul letto dell’ospedale di Sulmona dove è stato ricoverato l’altra sera in condizioni abbastanza gravi, ma non in pericolo di vita.


Le cause dell’incidente restano per il momento abbastanza incerte: di sicuro si sa che la jeep guidata da Casasanta che procedeva in direzione Roccaraso ha invaso improvvisamente la corsia opposta, piombando come un proiettile sull’auto guidata da Antonio Sciullo, cinquantanove anni, che, con il padre Francesco, di ottantotto anni, stava tornando a Sulmona dove risiedevano dopo essere stati a Pescocostanzo, loro paese di origine.
Un impatto durissimo che ha praticamente “fuso” i musi delle due auto, facendo rimanere fatalmente incastrati tra le lamiere le due vittime, estratte dai vigili del fuoco solo dopo qualche ora.


Quando Casasanta sarà in grado di rispondere alle domande degli inquirenti, si riuscirà forse a capire se il cambio di corsia sia avvenuto per un guasto tecnico, per un sorpasso azzardato (ma nessuna altra auto risulta coinvolta) o per una distrazione dovuta anche allo stato di ebrezza con il quale si era messo alla guida dell’auto.
Certo è anche che le auto, o almeno la jeep, viaggiavano a velocità sostenuta: dal punto del presunto impatto, dove è visibile una sorta di scavo a terra, fino al luogo del ritrovamento dei mezzi, infatti, passano oltre una decina di metri, segno di come l’incidente sia stato violentissimo.
Oggi stesso il sostituto procuratore Aura Scarsella dovrebbe disporre l’autopsia sulle salme di padre e figlio, per poi riconsegnarle alla famiglia per la celebrazione dei funerali.

3 Commenti su "Era ubriaco, arrestato per omcidio stradale il conducente della jeep"

  1. Uno che ha bevuto tanto da ubriacarsi, dovrebbe evitare di mettersi alla guida di una macchiana, tanto più se trattasi di una jeep Cherokee ,mezzo veloce e di impatto devastante. Una di queste jeep, me la vidi venire incontro,mentre effettuava un sorpasso calcolato male, la schivai allargandomi all’improvviso sulla mia destra per poi tornare immediatamente in carreggiata. Per quei due poveretti del tutti incolpevoli non c’è stato nulla da fare. Una famiglia distrutta per l’incoscienza di un folle. Ora ci sarà il processo e con i soliti bizantinismi dei nostri legulei, il figlio di pxttx.. se la caverà con poco, come le tante cronache dimostrano.

  2. bene,evitare di mettersi alla guida? fiat 500 o bugatti,in tutto il Mondo,le Leggi,con un solo bicchiere di birra , vietano di guidare,noi,l’italietta , ci siamo adeguati,purtroppo sempre con il trucco,la furbata,tanto cara ai politicialtroniladroni: pene lievi,con licenza di guida
    non revocata(a vita,in tutto il Mondo) il prefetto,indicato politico, puo’ far finta di nulla,
    agli amici di merenda, del politico del momento,puo’concedere una nuova “licenza di uccidere”,
    l’italietta della partitocrazia,il nostro male maggiore,o no?

  3. Patrizia Ponticelli | 13 Dicembre 2019 at 23:03 | Rispondi

    Giustizia, dopo la sentenza, questa parola risulta povera priva di ogni senso. Come si può dare i domiciliari a chi ha ucciso due persone e un intera famiglia, è indifendibile questo essere, è vergognosa questa sentenza, dove sono le coscienze, di chi li assolve dalla galera o li difende é doloroso tutto questo è orrendo morire ingiustamente e non avere Giustizia. Non giusti anche quelli che non hanno impedito a quell essere di perpetrare il suo danno….. Che Dio possa porre giustizia laddove l uomo non può o non vuole

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