Frana Marane: mercoledì sopralluogo delle autorità

La frana delle Marane in località Casino Pantano è attentamente monitorata dal comune di Sulmona. I metricubi di terra, rocce e alberi bruciati caduti a valle potrebbero essere solo una parte della frana che ha interessato l’area il 16 settembre e che non lascia dormire sonni tranquilli ai residenti. Dopo l’incendio del Morrone il ruscellamento delle acque ha assunto un nuovo corso che doveva però essere monitorato dal Comune di Sulmona, questi però non ha mai dato seguito al monito fatto dalla Regione Abruzzo dopo l’incendio del 2017.

Gli annunci della sindaca dimissionaria si sono rincorsi per mesi senza che al famoso protocollo per l’avvio del monitoraggio firmato da Comune, Regione, Parco della Majella e Università di Chieti, venisse dato seguito ed eccoci ritrovati 12 mesi con la situazione immutata.

“Dopo i fatti accaduti il 16 Agosto – scrive il vice sindaco Angelucci – circa lo scivolamento del terreno in località Marane – Casino Pantano sul Morrone, in considerazione della relazione dei Vigili del fuoco, abbiamo seguito con grande attenzione la vicenda, sia con frequenti sopralluoghi sul posto sia attraverso l’analisi dei documenti di rilevamento e immagini. Durante una riunione che si è tenuta questa mattina in Comune abbiamo deciso di investire urgentemente della problematica anche la Prefettura, la Protezione Civile i Vigili del fuoco e i Carabinieri Forestali, attraverso un sopralluogo congiunto fissato per mercoledì mattina direttamente sul posto”.

Ora pare quindi che il Comune di Sulmona si interessi – anche con preoccupazione – alla situazione del Morrone, vista anche l’inerzia di questi mesi che in caso di futuri danni a cose o persone lo renderebbero fra i responsabili principali.

“L’incontro richiesto – continua Angelucci – che fa seguito a quello tenuto nella sede della Prefettura lo scorso 8 agosto al quale partecipò il sindaco Annamaria Casini, ha il preciso obiettivo di fare attente ed oculate riflessioni sul posto e di definire gli eventuali e necessari interventi da mettere in atto per la salvaguardia dell’incolumità pubblica. Sicuramente ci sarà da ragionare anche sui possibili fondi da utilizzare dato che il rilievo dei danni sarà sicuramente rilevante. Considerato che il dissesto rientra in una situazione complessiva che riguarda il Morrone e le conseguenze del danno subito dal fuoco, ci auguriamo di ottenere la massima attenzione dalla Regione per quanto riguarda la possibile soluzione, affinché non accada ciò che già è avvenuto per via Turati, in considerazione anche del maltempo che, secondo le previsioni meteorologiche, potrebbe interessare il nostro territorio”.

Non resta che augurarsi che il Morrone e il canalone in questione tengano fino a mercoledì e anche oltre, visto che le condizioni meteorologiche non promettono nulla di buono.

Savino Monterisi

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