Interruzione di servizio, la Cgil va in procura

L’esposto è stato depositato ieri mattina alla procura della Repubblica di Sulmona: una denuncia circostanziata nella quale la Cgil chiede ai magistrati di verificare se l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco, dell’assessore e del dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo, abbiano causato a palazzo San Francesco il reato di interruzione di pubblico servizio.
Il sindacato ricostruisce con dovizia di particolari e date quello che è stato il caos venutosi a creare, in particolare, per il servizio di pulizia, interrotto più volte nel corso dell’anno: a maggio e, soprattutto, da fine ottobre a qualche giorno fa, quando cioè, dopo un tira e molla, tra firme non messe e carte passate di mano, si è alla fine deciso di far tornare i lavoratori della Coop 2001 nella sede municipale.
“La denuncia l’avevamo annunciata e l’abbiamo fatta – spiega Luigi Antonetti della Cgil – l’amministrazione comunale ha avuto in questa vicenda un atteggiamento di chiusura totale, tant’è che nonostante le nostre ripetute richieste d’incontro, nessuno si è degnato di convocarci”. L’esposto, assicura il sindacalista, non si fermerà sui banchi di palazzo Capograssi, ma sarà mandato anche al prefetto e all’antimafia.

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