La sfida dei dem: coordinare le aree interne. Il Pd programma passato e futuro

A meno di una settimana dal voto reginale, che ha riconfermato Marco Marsilio alla guida della Regione Abruzzo, il Partito Democratico raccoglie i cocci. E lo fa soprattutto in Centro Abruzzo, nell’aquilano, dove più che una sconfitta è stata una vera e propria Caporetto, preferenze alla mano. Per questo i dem devono ricomporsi, fare rete tra Valle Peligna, Alto Sangro, Valle Subequana e Valle del Sagittario. Un primo incontro è stato fatto nella riunione di ieri, nella sede del PD di Sulmona, lungo corso Ovidio. Tra i settanta partecipanti, presenti alcuni dei maggiori rappresentanti dem del circondario: da Cristiano Gerosolimo (presidente del consiglio comunale di Sulmona) al consigliere comunale Mimmo Di Benedetto, passando per il vertice pratolano Mattia Tedeschi.

E poi Guido Angelilli, candidato nell’ultima tornata ma già pronto a riscendere in campo per riconfermarsi, a giugno, alla guida del Comune di Pacentro. Sotto le torri si voterà tra tre mesi, ma il pensiero dell’attuale primo cittadino pacentrano va già al futuro del Partito Democratico delle aree interne dell’aquilano.

“Abbiamo fatto il punto della situazione – spiega -, valutando gli sbagli commessi ma anche i progressi compiuti e abbiamo deciso quali dovranno essere le prossime azioni da intraprendere perché l’energia e la forza espressa da un intero territorio, quello del centro Abruzzo, nella passata tornata elettorale, non vada dispersa ma alimentata per affrontare le sfide che comunque ci attendono. La riunione è stata un momento di partecipazione e coordinamento per discutere e pianificate azioni concrete per affrontare le sfide attuali”.

“Confermando l’impegno delle aree interne – conclude -, abbiamo riconosciuto l’importanza di un coordinamento di zona e stiamo lavorando attivamente per stabilire una strategia efficace in tal senso. Nei prossimi giorni ci incontreremo di nuovo perché la condivisione delle responsabilità è essenziale per fare sentire la voce di questa parte di regione. Presto tornerà a Sulmona anche Luciano D’Amico che sarà nostro megafono in Regione. Seppure dai banchi dell’opposizione noi continueremo a fare la nostra parte perché siamo convinti che, anche quando ci si trova in minoranza, sia doveroso provare ad avere un impatto significativo sulle sorti della nostra regione. Con il coinvolgimento costruttivo e la presentazione di soluzioni alternative, l’obiettivo è di provare a orientare, per quanto ci sarà possibile, il processo decisionale e contribuire al raggiungimento degli obiettivi comuni anche di questa parte di Abruzzo”.

5 Commenti su "La sfida dei dem: coordinare le aree interne. Il Pd programma passato e futuro"

  1. Sessanta partecipanti?
    Nella foto se ne contano 34/35, contando anche le sedie vuote, ma forse potrebbe essere una fotografia di repertorio.

  2. Chiedo scusa… ma è stata una “ energica forza espressa “ … o una “ Caporetto” ?

    Forse una “ Caporetto… espressa con energica forza “.

  3. Ma,se non cambia il modo di rapportarsi,come fa a capire i propri errori?! Sarà sempre sconfitto,i numeri a Pacentro sono si spiccioli, ma la cassa di risonanza, al momento non amplifica!!!

  4. Putin in Russia ha preso la stessa percentuale della Meloni in provincia d’Aquila. Ormai Putin esercita il controllo totale in Russia e la Meloni esercita il controllo totale in Abruzzo. Il PD è al tramonto, meglio rassegnarsi.

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