L’arte teatrale nel post emergenza, ripartire con creatività

E’ stato messo a dura prova il settore del teatro, soprattutto se si parla di piccole compagnie che non hanno ottenuto alcun sostegno dai fondi statali (come il Fus) che ha dirottato le proprie risorse sulle grandi realtà. La Valle Peligna non è da meno perché di piccole compagnie è pieno il territorio. Tutte hanno proseguito, chi in un modo e chi in un altro, fornendo diverse tipologie di appuntamenti online con i propri attori e corsisti con un unico obiettivo: tornare presto in scena.

“Siamo rimasti in sospeso con il gruppo ed uno spettacolo in particolare – racconta l’insegnante e regista Daniella De Panfilis – in attesa che si possano definire alcune situazioni. Vorremmo concludere per non lasciare abortito il progetto, anche per celebrare questa nuova era post pandemia con le dovute considerazioni visto il cambiamento avvenuto. L’obiettivo -prosegue – è non sprecare l’anima del gruppo, ma adattarla”. E cosa portare in scena? “Sto scrivendo diversi dialoghi, alcuni divertenti, altri drammatici riferiti alla quarantena. Ora sto valutando diverse cose ma, oltre mettere in scena lo spettacolo che stavamo concludendo a marzo, l’idea è di rilanciare i corsi a settembre e ottobre”.

“Abbiamo interrotto tutti i corsi – commenta per Classemista Candida D’Abate -, con il gruppo che si occupa della messa in scena degli spettacoli ci siamo incontrati attraverso i social per lavorare sulle Città Invisibili di Calvino. Ognuno di loro ha registrato un pezzo – spiega -. Vedremo cosa ne verrà fuori”. E sulla possibilità di riprendere con i corsi a breve: “Non penso che ci sia la possibilità di ricominciare. Si parla di riapertura per il 15 giugno, ma è chiaro che per i teatri è difficile. C’è un bel movimento tra le piccole realtà dello spettacolo, anche se non sono granché sostenute”.

“Siamo pronti”. E’ Marisa Zurlo per la compagnia Arianna a dichiararlo. “In questo periodo abbiamo realizzato un testo a distanza, ne è venuto fuori uno spettacolo che torna nel passato evidenziando la difficoltà a mettersi in contatto con le persone. Non so se proporremo questo spettacolo all’Annunziata in più giorni in modo da garantire le distanze e permettere a tutti di assistere. Certo non possiamo mettere in scena gli spettacoli che avevamo in programmazione e che prevedono un contatto fisico come la Tosca, quindi questo è stato pensato anche per mantenere gli stessi attori a distanza. Speriamo di tornare nella normalità per dicembre. Si tratta di una specie di varietà, siamo pronti per realizzare qualcosa di positivo senza pretendere niente a livello economico, ci basta riprendere contatto con la cittadinanza”.

Ed è in attesa di linee guida più concrete Informart, l’associazione che si occupa di gestire il teatro comunale di Pratola Peligna: “La riapertura è prevista il 15 ma temo che non usciremo da questa situazione neanche a settembre – dichiara la presidente Beatrice Terrafina -. Quello del teatro è un settore molto colpito, anche perché se non gira l’economia chi è disposto a spendere per la cultura? Certo ci sono i veri amanti che rinuncerebbero ad altro, ma non basta”.

Simona Pace

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