Liceo classico: niente festa e niente esami per Ovidio

Il compleanno lo farà ancora una volta “fuori casa”, perché contrariamente a quanto si era sperato, per il Dies Natalis Ovidio non riavrà la sua scuola. Dopo l’approvazione della variante al Piano delle opere pubbliche che ha permesso di introitare i 2 milioni di euro stanziati dalla Provincia per coprire il costo dei lavori di “finitura” (circa 1,4 milioni di euro), infatti, più niente si è mosso a Palazzo.

Gli studenti del liceo classico Ovidio, di questo passo, oltre al Dies Natalis, dovranno verosimilmente dimenticarsi anche di poter svolgere gli esami di Stato in sede e anzi dovranno sperare persino di poter rientrare nella scuola di piazza XX, per il nuovo anno scolastico, a settembre 2024.

Il pachiderma della burocrazia, di fatto, è fermo più o meno a settembre scorso, quando lanciammo (a fine agosto) l’allarme sul ritardo che portò dopo due settimane alla delibera per la variazione, approvata in consiglio, tra una crisi e l’altra, a fine ottobre.

Con le feste di Natale ormai entrate nel vivo, probabilmente per far ripartire l’iter burocratico bisognerà aspettare metà gennaio: c’è da affidare l’incarico per il progetto esecutivo, farlo, validarlo e approvarlo, decidere come e a chi affidare i lavori, eseguire i lavori e poi i collaudi.

Correndo, forse, ci se la farà per settembre. Ma si sa a palazzo San Francesco hanno il fiato corto.

Un po’ di tempo si recupererà probabilmente evitando una nuova gara d’appalto, anche perché questo vorrebbe dire – oltre ai tempi tecnici – smontare e rimontare le impalcature che cingono l’edificio: la procedura del “prolungamento d’appalto”, ovvero affidare alla stessa ditta che sta ultimando (in realtà ha quasi ultimato) i lavori di adeguamento sismico, i lavori (come da legge entro il 50% dell’importo iniziale), è stata d’altronde rilanciata anche dalla nuova assessora ai Lavori Pubblici, Ilenia Rico. Che la pratica liceo la conosce bene per esserne stata la progettista strutturista. Ma questo potrebbe non bastare: per eseguire le opere, che consistono nel rifacimento degli impianti idrici, elettrici, antincendio e tinteggiatura, ci vorranno almeno tre o quattro mesi. A cui aggiungere i tempi dei progettisti, dei collaudatori e del trasloco. “Persino” in un liceo umanistico i conti risultano facili da fare.

2 Commenti su "Liceo classico: niente festa e niente esami per Ovidio"

  1. SalviamoSulmona | 13 Dicembre 2023 at 14:26 | Rispondi

    ..che disastro!🤦‍♂️

  2. Ma si rende conto questa gente che la riapertura del licei classico è fondamentale per la rivitalizzazione di Piazza XX.
    Per una volta che in un’opera pubblica finanziata capita una ditta affidabile, è inconcepibile che si blocchino i lavori per lungaggini burocratiche per un’opera attesa da anni!
    I politici ed i funzionari del comune si diano una mossa, che, se fossero stati impiegati in una società privata, da quando sarebbero stati mandati a casa.

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