Lo “scippo” del DAP, si mobilita la politica

E’ una battaglia quella dell’Abruzzo che è ancora possibile, anche se si preannuncia tutt’altro che facile. Perché il ministero ha le idee abbastanza chiare su quella che dovrà essere la sede del Provveditorato amministrativo della polizia penitenziaria, con la città di Perugia, in particolare, che è stata già indicata nel decreto che riforma la geografia penitenziaria dal punto di vista amministrativo, staccando la nostra regione dal Lazio e mettendo insieme Abruzzo, Umbria e Molise.

La sede del Provveditorato, che finora è stata a Roma, cerca casa e la scelta del ministero di metterla a Perugia ha dell’incredibile: per l’assenza di centralità, la difficoltà di raggiungimento anche dal punto di vista orografico e soprattutto per la consistenza numerica. L’Umbria, infatti, finora accorpata alla Toscana, ha sole quattro case di reclusione (Orvieto, Perugia, Spoleto e Terni), il Molise tre (Campobasso, Isernia e Larino) e l’Abruzzo ben otto (Avezzano, Chieti, Lanciano, L’Aquila, Pescara, Teramo, Sulmona e Vasto), con oltretutto il carcere di Sulmona che è il più grande del Centro-Sud Italia. Sarebbe logico, insomma, che la sede del Provveditorato sia posizionata in Abruzzo, a Pescara, in particolare, soluzione per la quale ora la politica e le organizzazioni sindacali stanno spingendo, anche presentando le osservazioni al decreto che scadrano il prossimo 15 novembre.

Si è mosso anche il presidente della Regione Marco Marsilio che ora ha scritto al ministro della Giustizia Carlo Nordio, cercando di recuperare in qualche modo il sorpasso politico che ha permesso al suo collega umbro di trovare sponda nel governo di centrodestra.

“La sede più logica, sia per posizione geografica che per numero di utenti, è quella della regione Abruzzo dove, tra l’altro si trovano ben otto istituti penitenziari a fronte dei tre del Molise e i 4 dell’Umbria – sostengono e scrivono l’azione di Marsilio, i consiglieri regionali di Forza Italia Antonietta La Porta e Roberto Santangelo -. Inoltre, l’Abruzzo ospita a Sulmona la scuola di polizia penitenziaria e una casa lavoro a Vasto. Saremo perciò accanto al presidente per contrastare questa grave decisione e invitiamo tutta la politica abruzzese a fare altrettanto”.

1 Commento su "Lo “scippo” del DAP, si mobilita la politica"

  1. Mi sono fatto già un’idea di questo “scippo” con il precedente articolo del 30 ottobre ->
    https://www.ilgerme.it/dal-sogno-allincubo-provveditorato-interregionale-a-perugia-insorgono-le-rsu/ , ma come recita un datato detto di un politico della 1a Repubblica, “a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
    La mia idea è che sia uno “scippo del tutto temporale”, spostando la sede da Roma a Perugia e poi dopo qualche annetto riportarlo in una SEDE più centrale alle 3 regioni… con la pace di chi pensava di riportarlo nella sede pescarese… et voilà il pranzo è servito!!!

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