Metanodotto: il Capoluogo alza bandiera bianca

Alza bandiera bianca il Comune dell’Aquila davanti alla Snam: in una riunione convocata nei giorni scorsi con le Asbuc (le amministrazioni separate di Uso Civico), infatti, i rappresentanti di Arischia, Aragno e Collebrincioni, hanno avallato la linea del capoluogo per il via libera al metanodotto, al contrario, invece, di Paganica e San Gregorio che hanno invece ribadito l’impegno nella lotta fino alla fine.

“Che il capoluogo di Regione avesse imboccato la via della resa lo si era capito da tempo, almeno dall’ottobre scorso, quando il presidente Marsilio, all’indomani dell’autorizzazione del metanodotto da parte del nuovo Governo, aveva convocato i sindaci del tracciato con l’obiettivo di gestire i ‘30 denari’ delle compensazioni che, per legge, dovrebbero arrivare dalla Snam – denunciano i Comitati cittadini per l’ambiente -. Quello stesso Marsilio che, voltando le spalle alle sacrosante ragioni dell’Abruzzo, aveva steso il tappeto rosso per far entrare nel territorio regionale le mastodontiche ruspe della Snam. Da allora il Comune dell’Aquila non aveva dato più segni di vita, lasciando da solo il Comune di Sulmona nella presentazione del ricorso al TAR del Lazio”.

Tutti allineati, dunque: “Grazie a politici e amministratori che tradiscono il mandato per cui sono stati eletti, la Snam avrà campo libero nel devastare oltre cento chilometri di territorio abruzzese – continuano i No Snam – in cui sono presenti coltivazioni di pregio, boschi, bacini acquiferi, usi civici e siti archeologici. E lo farà attraverso un’opera pericolosa (si pensi alle tante esplosioni di gasdotti, tra cui quella di Mutignano di Pineto del 6 marzo 2015) in aree altamente sismiche come quelle dell’Abruzzo. L’opera non porterà nessun beneficio, perché non serve né all’Abruzzo né all’Italia; essa comporta solo rischi e danni irreversibili, e rappresenta uno sfregio ed un affronto per una comunità che da molti anni è impegnata nella difesa e nella valorizzazione di questo territorio. L’atteggiamento del Comune dell’Aquila è incomprensibile e inaccettabile, anche se il Comune si tira indietro noi continueremo la lotta”.

16 Commenti su "Metanodotto: il Capoluogo alza bandiera bianca"

  1. FORZA SULMONA Jamm' mò | 11 Settembre 2023 at 12:06 | Rispondi

    TUTTA COLPA DI QUESTI AQUILASTRI.RENDIAMO SULMONA INDIPENDENTE PROVINCIA SUBITO,TROVIAMO UN ACCORDO CON AVEZZNOPER DARCIMEZZA MARSICA DA INGLOBARE.W W W SULMONA

  2. A GABON LARUECC CADRILL A CADREC PIOV E FA SCINTILL DU SCASSY NBUTTUNAT AECT FRA LU PIET AECT FORT FRA A LU PIET

  3. Ecco il solito articolo di parte che vuol far credere che i problemi di Sulmona nascano nel suo illustre capoluogo!
    Ed ecco il solito codazzo di hooligans peligni pronti ad urlare “andiamo via dalla provincia dell’Aquila!”, come se ‘sta sciocchezza potesse davvero essere la soluzione per Sulmona!
    Ci manca solo il solito coro di facinorosi che ad ogni alito di vento vorrebbero stravolgere la storia urlando “Pescara capoluogo regionale” e altre porcherie del genere!

  4. Veramente l’articolo parla di bandiera bianca alzata dall’aquilamea alla Snam…commenti il merito senza svicolare

  5. Non dimenticate mai la citazione dal Gattopardo:
    “L’Aquila vola sempre da sola, sono i corvi che volano assieme”.
    Nulla da aggiungere.

  6. In verita’ avendo per lavoro partecipato agli incontri SNAM non mi pare che il capoluogo abbia alzato bandiera bianca. Ha accettato a fronte del pagamento di qualche milione al pari dell’accettazione del comune di montereale questo per 1,2 milioni. La asbuc di oaganica che contesta la scelta ed il cui presidente candidato al consiglio comunale non riuscendoci un una lista di sinistra e contrapposta alla attuale maggioranza ritengono faccia per soli motivi politici. Invero anche a difesa di alcune tartufaie non autorizzate nel tenimento di tempera di proprieta’ di una impresa importante locale. Mi sarei aspettato dalla testata giornalistica una verifica un articolo che entra nel merito della questione e ne svisceri i vari aspetti andando in fondo alla notizia. Invece si tratta del solito attacco al capoluogo con l’intento di alimentare una sterile polemica dei soliti tifosi… poi leggere di chiedere una parte della Marsica per fare la provincia di sulmona beh, allora si che c’è da ridere… un territorio economicamente forte ed al quale non interessa essere provincia…. la solita scusa per giustificare i fallimenti della nostra città…..

  7. Quindi per lei è normale prendere i “30 denari” rinunciando a difendere il suo territorio e gli stessi aquilani.
    Riguardo ai marsicani…loro la rivendicano eccome la propria autonomia dall’aquila…ma aldilà dei campanilismi, mi dica una sola regione italiana che, come l’Abruzzo, ha una provincia, per di più montuosa, che è la metà di tutta la regione

    • …e tutte le quattro province collocate nel profondo nord.

    • Provincia di Udine.
      Ma al di là dell’estensione i territori di Sulmona e Avezzano non hanno la massa critica né singolarmente né congiuntamente per costituire una propria provincia e dovrebbero comunque dipendere dall’Aquila per erogare i Servizi.
      Fu questa la ragione per cui nel ’92, con l’ultima sfornata di nuove province, fu giustamente bocciata la provincia SU (Sulmona) e fu questo l’unico caso in cui fu cassata una richiesta istitutiva.
      Quando si presentarono all’Aquila i rappresentanti del governo, la direzione provinciale li riportò alla realtà, dimostrando a costoro, quasi fosse il teorema di Euclide, l’insensatezza della richiesta peligna.

    • Mi spieghi perché i 30 denari. Un’opera strategica supportata da una legge quadro. Se tutti impedissero il passaggio delle reti di adduzione mi spieghi lei come può avere il gas, l’energia elettrica, ecc. fino alla sua porta. Quello e’ un ristoro a fronte del passaggio. E’ questa mentalità che ci aggroviglia. Niente pale eoliche sul mare, 8n montagna, niente pannelli fotovoltaici nei centri storici, legami e lacci di posizioni ambientaliste estremiste e intanto noi discutiamo se far passare il metanodotyo, l’elettrodotto, l’eolico ecc… mi dia lei soluzioni alternative!

  8. Ma se Sulmona non è in grado di amministrare sé stessa, stando a quel che leggo tutti i giorni, come può pensare di poter governare una provincia? E poi se proprio occorrerà una nuova provincia in Abruzzo allora vedrei molto meglio Avezzano, magari con un unico Tribunale nel territorio ed un soli ospedale per tutti. Già vi tremano le gambe, eh?

  9. Vi ricordo che questa opera è STRATEGICA per l ITALIA e per tutta l ‘Europa. È un opera necessaria AUTORIZZATA da MINISTERI, dal GOVERNO (questo è il precedente)
    chi si OPPONE NON È CHE UN FARLOCCO AMBIENTALISTA DA SCARSE VISIONI PER IL FUTURO.
    SVEGLIA POPOLO!
    SI GAS METANO, SI GASDOTTO E SI HUB ITALIA PER L EUROPA.

  10. ma se il comune di Sulmona sta appresso a quattro soggetti di un Fanta-comitato che gli dice fai ricorso fai ricorso, spende denari per un parere legale ‘esterno’ a l ufficio, ben pagato, legale del comune, mettendosi contro il GOVERNO che sia di destra o di sinistra, è pur sempre chi Governa uno Stato!
    dialogo con chi porta il progresso, non chiacchiere da bar!
    ps.
    guerra in ucraina, stop al gas russo!!!
    ahahah… la Russia nel 2023 ha fornito il 40 % del gas importato in Europa.
    fonte il sole24ore

  11. Ci riferiamo a un metanodotto chd ha un senso strategico per l’autonomia energetica nazionale. Chi se ne frega di aquile, corvi e comitati.

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