Noce Mattei, il Comitato chiede di sospendere l’impianto

A Nicola Sposetti, nuovo amministratore del Cogesa Spa si rivolge il comitato Morrone Sulmona Valle Peligna per chiedere un’immediata verifica dei “comportamenti” della società che da tempo mettono a rischio la salute dei residenti nelle vicinanze della discarica di Noce Mattei, in località Marane a Sulmona. Non esclusa una preventiva sospensione dell’impianto “fin quando non vengano rimossi i fattori pregiudizievoli alla corretta gestione dei rifiuti” come si legge nel comunicato, oltre al “ripristino del contributo di ristoro ambientale con destinazione d’uso vincolata al risanamento ambientale della discarica”.

Al di là infatti del segnale positivo che la nomina di Sposetti rappresenta per la gestione di Cogesa Spa, purtroppo “nessuna garanzia è stata data rispetto ai gravi problemi ambientali che subiscono i cittadini” afferma il Comitato. Problemi derivanti da un’attività della discarica “al di fuori dei flussi di massa approvati dal PAUR DPC/PAUR 25” come dimostra la percentuale di sversamento di rifiuti registrata a Noce Mattei pari all’85,18% a fronte del 24% previsto dalla normativa.

Ulteriori considerazioni provengono dalla relazione dell’ingegnere Giovanni Cavallo che incaricato dallo stesso Ente evidenzia la necessità di “nuovi interventi necessari per ridurre i consumi di energia e materie prime”. Interventi di recupero dei rifiuti per i quali Cogesa Spa ha operato cospicui investimenti poi vanificati dal cattivo funzionamento del TMB che, “producendo un sovvallo totalmente sversato in discarica, dimostra che la società opera in modalità del tutto difforme da quanto autorizzato dalla Regione” spiega il Comitato. “Un abnorme sversamento in discarica dei rifiuti indifferenziati” che oltre a violare le normative statali e regionali in materia di rifiuti, rappresenta un grave rischio per la salute pubblica.

Come evidenziato anche dall’ARTA che, su incarico del Comune di Sulmona, ha svolto un’indagine “sull’origine dei cattivi odori che affliggono la popolazione residente”, molestie olfattive che, nonostante l’assenza di analisi chimiche più puntuali, per l’Agenzia regionale sono imputabili alla cattiva gestione della discarica; “in particolare di quella già esaurita che provoca fughe di biogas e addirittura fuoriuscita di percolato che emerge in laghetti nauseabondi”. Una situazione che il mancato confinamento del TMB e l’esposizione al vento dei rifiuti che vengono accumulati all’aria aperta aggravano ulteriormente.

In attesa che“vengano riattivati i piezometri per il controllo delle acque del sottosuolo” come richiesto dalla stessa ARTA, al fine di accertare la presenza o meno di inquinanti nelle falde acquifere del sottosuolo peraltro già riscontrati a valle della discarica, il Comitato chiede al nuovo amministratore una verifica per prendere i necessari provvedimenti.

Con l’ausilio se necessario di un direttore tecnico che, con competenze di ingegneria ambientale, consenta di realizzare obiettivi di risanamento sia economico che ambientale per raggiungere “quei risultati di chiarezza, trasparenza e rispetto delle regole che da anni invochiamo senza esito” conclude il Comitato, con l’auspicio che tutti gli Enti coinvolti nella gestione si attivino per garantire la necessaria attività di controllo sull’operato del Cogesa Spa.

5 Commenti su "Noce Mattei, il Comitato chiede di sospendere l’impianto"

  1. Leggo: “percentuale di sversamento di rifiuti registrata a Noce Mattei pari all’85,18% a fronte del 24% previsto dalla normativa” e poi ancora Leggo: “.. molestie olfattive che, nonostante l’assenza di analisi chimiche più puntuali, per l’Agenzia regionale sono imputabili alla cattiva gestione della discarica, in particolare di quella già esaurita che provoca fughe di biogas e addirittura fuoriuscita di percolato che emerge in laghetti nauseabondi. Una situazione che il mancato confinamento del TMB e l’esposizione al vento dei rifiuti che vengono accumulati all’aria aperta aggravano ulteriormente.”
    Mi chiedo come si è arrivati a tanto.
    Già alla base c’è l’errore di seppellirli invece di recuperare e riciclare (laddove possibile) oppure “termovalorizzarli”.. ma almeno lo si fosse fatto a regola d’arte! Chi doveva controllare in tutti questi anni?

    • Giusto, chi doveva recuperare e riciclare in quel del nord est d’Abruzzo?
      L’è minga ver che la ghe pu la scighera a Milan.

  2. Giusto chi doveva controllare? Domanda sacrosanta. Troppo occupati a fare altro…..

  3. Andiamo avanti con le cose se no sarebbe da mettere al muro decine di amministratori ed operatori !!!!! Tutti sempre pagati chiaramente nonostante gli scempi passati, presenti e che stanno pianificando ignorantemente.
    La domanda è:
    Ma c’è qualcuno che deve e possa intervenire per risolvere le malefatte?
    Ma le istituzioni esistono?
    Ma la procura e magistratura non si vergognano ?
    Ma veramente credete che un nuovo amministratore risolva una situazione defunta ?
    Ci sarà un miracolo di sicuro, ma non al Cogesa.
    E c’è ancora gente che dice che vigileranno sulla situazione futura al Cogesa
    Ma ci pensate ????
    Ma ci si può fidare di questi deficienti???

  4. Leggo da parecchio tempo di problemi alla discarica in questione. A oggi, 16 aprile 2024, è stato fatto qualcosa? Ricoperta adeguatamente almeno l’area ormai esaurita per evitare odori e la formazione in superficie di laghetti nauseabondi? E per il controllo delle falde acquifere? È un problema piú che serio, improrogabile per la salute ambientale e di ogni essere vivente. Non si può lasciar correre,vil territorio va salvaguardato prima che sia troppo tardi.

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