Orsi fino a Sulmona, la provocazione di Cospa: “Aprire la caccia nei Parchi”

Gli orsi sono arrivati fino a Sulmona: la segnalazione già fatta da questa testata, è confermata ora dalla Cospa (associazione di cacciatori) che, vista “l’invasione”, lancia la sua provocazione: “Sarebbe il caso che il parco provveda ad alimentare gli animali visto che sono tutti fuori del perimetro protetto o consenta la caccia dentro il parco e vietarla fuori”.

Il comunicato porta la firma di Dino Rossi, noto allevatore e cacciatore di Ofena che è a capo dell’associazione, ed è indirizzato in particolare ai suoi colleghi in vista dell’apertura domani della fase di addestramento dei cani per la prossima stagione venatoria alle porte.

“Raccomando ai cacciatori tutti, compreso anche i cinghialai anche se sono stati avvertiti tramite il gruppo dei capisquadra, di evitare la zona di Aschi e Speroni, la zona frequentata dai piccoli di Amarena – scrive la Cospa -. In caso di avvistamento degli orsetti potete chiamare il 3395470009 che provvederà ad avvisare l’ente Parco. Comunque si comunica inoltre che gli orsi sono quasi tutti fuori parco in cerca di cibo, tenete sotto controllo i cani, magari non lasciate i cuccioli o cani inesperti che non sono perfettamente addestrati al cinghiale e altri tipi di caccia”.

Rossi poi segnala come l’orsa Barbara abbia lasciato Roccaraso e risieda attualmente a Rocca Pia da dove scende fino alla frazione Cavate di Sulmona in cerca di cibo “percorrendo tutta la statale come un’autovettura”.

Rossi la settimana scorsa aveva postato sul suo profilo Facebook un video nel quale se la prendeva con i Parchi che non sanno gestire la fauna selvatica e con gli animalisti che, dopo il caso di Amarena, avevano organizzato una manifestazione a Pescina. La stessa Cospa aveva organizzato una contromanifestazione a San Benedetto dei Marsi per far sentire le ragioni degli allevatori.

12 Commenti su "Orsi fino a Sulmona, la provocazione di Cospa: “Aprire la caccia nei Parchi”"

  1. Vi prego, non fate del male agli orsi marsicani: ne sono rimasti solo una 60ina di esemplari in tutto il mondo, solo 60!
    Sparate ai cinghiali, sparatevi a vicenda, sparate a qualche immigrato, ma non agli orsi 😭

    • “sparatevi a vicenda,sparate a qualche immigrato” dopo questa abbiamo scavato il fondo. mi meraviglio di come vengano pubblicati certi commenti

    • Egregio signore,
      il mio, come il comunicato della Cospa, era una provocazione. Se si consente la caccia all’interno del parco perché gli orsi sono fuori dai suoi confini è come permettere di sparare a chiunque si trovi sul territorio di un altro perché i suoi connazionali sono al di fuori di esso.
      Le chiedo scusa e chiedo scusa a chiunque non abbia capito il senso del mio sarcasmo

  2. io sinceramente avevo ben capito il sarcasmo e quindi non vedo perché scandalizzarsi.

  3. “ Ninco Nanco deve morire” | 16 Settembre 2023 at 23:14 | Rispondi

    … magari fornite anche le coordinate per far raggiungere dai curiosi queste località e la “ frittata “ è fatta…

  4. Mahh, c’è poco da dire. É sempre piú evidente che le vere bestie/belve sono prevalentemente nelle zone abitate, mentre gli animali, in gran parte, ancora restano nei parchi naturali, montagne, boschi e foreste…Basta leggere qualsiasi giornale quotidianamente x vedere cosa combinano gli esseri ‘umani’ in giro per il mondo; altro che orsi!

  5. E basta avete rotto, ci sono sempre stati, ora va di moda fare le foto e video, abbiamo avuto 80 giorni di pioggia non ci sono frutti sugli alberi, il cervello ogni tanto va usato

    • La caccia c’è sempre stata. Si vede che non apprezzi un bel piatto di pappardelle al sugo di cinghiale!

    • Poi non piangete se i cinghiali vi distruggono l’orto o la macchina mentre viaggiate a 130 sull’autostrada pagata profumatamente

  6. La gestione della fauna selvatica è cosa seria che non può essere risolta con essere pro o contro. Gli orsi, lupi, cinghiali e gli altri animali di grossa taglia che entrano a contatto con i “sapiens” portano prima o poi a contrasti. Per ridurre il rischio di uccisioni o ferimenti sarebbe opportuno tenere a debita distanza uomini e fauna selvatica. Per fare questo però c’è bisogno che le autorità (parchi nazionali, regioni, comuni…) e le associazioni (ambientalisti, allevatori, agricoltori, cacciatori…) la smettano di sventolare bandiere ideologiche per trovare, insieme, una soluzione a questa situazione che nei prossimi anni non potrà che peggiorare.

  7. Consiglio a Boccabuona di adoperare meglio la bocca, invece di aprirla e dargli fiato.

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