Pingue a Di Rocco: “Mia coerenza è appartenenza ai valori sociali”

Continua il botta e risposta fra il consigliere comunale di minoranza Pingue e l’area gerosolimiana. Agli attacchi di Pingue a Scoccia aveva risposto il consigliere di maggioranza Di Rocco, al quale arriva puntuale la replica di Pingue che scrive: “I pochi mesi della nuova esperienza Udc hanno già formato l’amico Franco – Di Rocco n.d.r. – che, in perfetto stile doroteo, parla molto e bene, senza dire nulla. Mi viene alla mente una battuta rivolta dal Presidente Cossiga ad un noto conduttore televisivo in una fase vorticosa e drammatica della vita del Paese: quando mamma chiama picciotto risponde”.

Secondo Pingue non c’erano più i margini per un percorso condiviso nella maggioranza e poi continua: “Coerenza, a mio sommesso avviso, è appartenenza ai fondamentali valori sociali  cui si stabilisce liberamente di aderire. Nel mio caso, ho sempre militato nell’area di centro – sinistra e nelle recenti elezioni regionali mi sono candidato in una lista a sostegno di Giovanni Legnini, ancorché il vento politico favorevole spirasse nella direzione opposta. Ma tu, evidentemente, confondi il termine coerenza con quello di opportunismo che, in una prassi politica tutt’altro che encomiabile, degenera solitamente nel trasformismo”.

“Caro Franco – scrive ancora Pingue – tu, insieme ad altri, componi il nucleo di supporto di un consigliere regionale di maggioranza. La prima prerogativa di un consigliere regionale è la funzione legislativa. Perciò, attenderò, fiducioso e trepidante, una proposta di legge in merito alla possibilità di migliorare la capacità di spesa dei fondi psr, così come  aspetterò una proposta di legge sull’assegnazione dei pascoli (al fine di evitare le penalizzazioni per gli allevatori locali). Inoltre, attenderò una proposta di legge sul ristoro dei danni procurati dai cinghiali ed una iniziativa legislativa mirata ad evitare il taglio di mille chilometri sul trasporto pubblico che penalizzerà i pendolari di questo territorio”.

“E’ facile enunciare grandi temi e grandi parole – conclude Pingue – quando poi queste sono vuote nei fatti e quando si concepisce la politica come una eterna partita a subbuteo, da vincere a tutti i costi per mere finalità elettorali e per l’acquisizione di poltrone ben remunerate. Ci misureremo in quel campo, quello dei fatti concreti, che, fino ad oggi, per essere buoni, sembrano pochini”.

S.M.

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