Sostegno a rette scolastiche nei Comuni montani, La Porta: “Interessati meno di 176 realtà abruzzesi”

Non saranno 176 i Comuni montani abruzzesi che godranno del sostegno economico al pagamento delle rette scolastiche, al fine di evitarne lo spopolamento. A precisarlo è la consigliera regionale di Forza Italia, Antonietta La Porta, chiamata a precisare le modifiche apportate dall’emendamento (proposto da La Porta e Roberto Santangelo, e non da un’iniziativa della giunta regionale) alla legge regionale 32/2021.

Il sostegno al pagamento delle rette scolastiche è unicamente indirizzato agli scolari che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria parificata o privata di comuni montani, laddove non esista la scuola statale; nei casi, quindi, in cui le famiglie non abbiano altra scelta se non quella di iscrivere i figli in istituti con rette più alte rispetto a quelli pubblici. Di conseguenza non ne beneficeranno i 176 Comuni montani individuati inizialmente, ma molti di meno. Tra quelli che rientrano certamente nell’emendamento, conferma La Porta, ci saranno Scanno e Sante Marie, nell’aquilano, e Bomba in provincia di Chieti.

“Ciò non toglie l’importanza della norma nel suo complesso – spiega La Porta – che abbracciando molti più Comuni, promuove ulteriori e validissime iniziative per limitare e scoraggiare lo spopolamento delle aree interne dell’Abruzzo”.

“Vorrei, infine, tranquillizzare l’Uncem sulla capienza economica del provvedimento – conclude La Porta -. Alla luce di quanto precisato, infatti le risorse messe in campo saranno sufficienti a garantire l’aiuto promesso alle famiglie dei comuni interessati, realizzando, di fatto, i principi costituzionali di una ‘scuola aperta a tutti’ grazie alla rimozione degli ‘ostacoli di ordine economico e sociale”.

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