Il patto interessa flora e fauna dell’area protetta intesa, nel comunicato stampa, come “capitale naturale” con un programma promesso per i prossimi giorni per contenere tutte le azioni necessarie da svolgere a loro tutela. Eppure tutta questa attenzione non è stata garantita, ad esempio, per gli ormai noti tagli effettuati ad inizio anno lungo le Gole di San Venanzio di cui il Parco pare (afferma) di non sap
Ma a ricordare la biodiversità del Parco, anche corridoio ecologico, è il suo commissario Chiuchiarelli: “54mila ettari, comprende 22 comuni, 4 siti di interesse comunitario e una zona di protezione speciale. Ogni tipo di ambiente ospita un particolare tipo di fauna e di vegetazione, risultano censite 1.926 entità floristiche; 216 specie vertebrati; 149 uccelli; 43 mammiferi; 13 rettili; 11 anfibi, molte di esse a rischio di estinzione”. Ora si rinnova su carta l’impegno ad una “attenta e minuziosa” collaborazione fra tutte le stazioni dei carabinieri forestali nella speranza che “sviste” come quelle che si sono verificate in passato possano essere evitate a priori, senza dover intervenire a posteriori su situazioni difficilmente ripristinabili se non nel lunghissimo periodo. E in quanto alle azioni, la curiosità è su quale tipo di novità saranno introdotte.
Simona Pace
Commenta per primo! "Un nuovo patto a tutela del Parco Sirente-Velino, si spera"