Utilizza lo smartphone durante la Maturità: studente sulmonese dovrà ripetere l’anno

Dovrà ripetere l’Esame di Stato, e con esso tutto il quinto anno di scuola, lo studente del liceo “G.B. Vico” di Sulmona, scoperto mentre utilizzava lo smartphone durante la seconda prova dell’esame di Maturità lo scorso giovedì. L’alunno, che frequenta l’ultimo anno del liceo delle Scienze Sociali, indirizzo Economico-Sociale, è stato pizzicato dai docenti, intento a utilizzare il telefonino nel bel mezzo dello svolgimento della prova di indirizzo. Il compito è stato annullato e lo studente è stato estromesso dagli esami. Per lui la Maturità dovrà attendere almeno dodici mesi.

Un pugno duro che non ammette repliche. Tant’è che la stessa dirigente del liceo, Caterina Fantauzzi, ha tenuto a sottolineare l’importanza di un gesto tanto esemplare quanto deciso. “L’esame di Maturità è una prova ufficiale – ha commentato la dirigente -. Se fossi stata membro di commissione avrei tenuto lo stesso atteggiamento. Mi dispiace per il ragazzo, ma su certi comportamenti non si transige”.

Eppure la traccia assegnata agli studenti, relativa alla materia di Diritto e incentrata sul tema della globalizzazione, lasciava molto spazio alle digressioni, senza dover andare a sbirciare sul web in cerca di aiuti. Ansia e paura hanno prevalso, e il ragazzo è stato pizzicato da un docente mentre era intento ad utilizzare il proprio telefonino.

Durante lo svolgimento delle prove scritte dell’esame di Stato, secondo la circolare ministeriale del 12 maggio 2023, agli studenti è vietato l’uso di dispositivi elettronici quali telefoni cellulari, smartphone, smartwatch e qualsiasi altro strumento in grado di consultare file, inviare fotografie o utilizzare tecnologie come luce infrarossa o ultravioletta.

Oltre ai rischi disciplinari inerenti al percorso scolastico, il copiare durante l’esame di Stato prefigura un reato. A stabilirlo è la legge n. 475 del 19 aprile 1925. A farne le spese (gravi) possono essere entrambe le parti. E’ reato presentare come propri “dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri” in esami o concorsi prescritti da autorità pubbliche o dalla pubblica amministrazione per il conseguimento di titoli scolastici e accademici, abilitazioni, rilascio di diplomi o patenti e così via. Il trasgressore è punibile con la reclusione da un minimo di 3 mesi a un massimo di 1 anno, ma la pena non può essere inferiore a 6 mesi nel caso in cui il tentativo abbia avuto successo.

La vicenda del liceo sulmonese e l’intransigenza mostrata dalla commissione esaminatrice va controcorrente con le notizie degli ultimi giorni provenienti dai restanti istituti italiani. Basti pensare che a Rovigo, due studenti dell’Itis “Viola Marchesini”, sono stati ammessi alla classe successiva con la media del 9 in condotta, dopo aver sparato, con una pistola ad aria compressa, alla propria professoressa. Una decisione morbida, leggera e opinabile. Perché non esiste griglia di valutazione che tenga a giustificare un gesto del genere.

21 Commenti su "Utilizza lo smartphone durante la Maturità: studente sulmonese dovrà ripetere l’anno"

  1. Una dolorosa lezione di vita … crescerà!

  2. … “ A stabilirlo è la legge n. 475 del 19 aprile 1925“… caspita, una legge “ fascista” ancora vigente e applicata a distanza di cent’anni… nell’ambito scolastico poi… allora qualcosa è rimasto… ma non era tutto da cancellare e buttare via di quel periodo?

    • regio decreto | 26 Giugno 2023 at 07:23 | Rispondi

      questa mattina ti sei svegliato con la toga?
      prima di sparare commenti fai qualche ricerca su wiki pedia.
      firmato vittorio emanuele

    • É rimasto anche l’EUR e l’altare della patria, ciò non toglie che Mussolini era un coglione psicopatico e il fascismo un aggregazione di coglioni psicopatici che hanno imposto la propria autorità con la forza e con gli omicidi. Fini a quando non é arrivato qualcuno di più forte.
      É questo che i fascisti di oggi non capiscono: se si mettessero a giocare a fare i più forti, non avrebbero neanche il tempo di stendere il braccio per fare il saluto romano, che avvertirebbero una fitta al culo.
      Spero di aver adottato uno stile di comunicazione che risulti comprensibile, d’altra parte qui non é possibile fare disegnini.

      • … fatti visitare da uno bravo se non riesci a capire l’ironia sottesa di uno scritto… poi non c’è bisogno di un disegnino per “ essere compreso “, ci riesci benissimo con le cazzate che scrivi…

  3. Avrei gradito lo stesso metro di giudizio su chi ha sparato a pallini al proprio insegnante.

    • Sono due episodi molto diversi tra loro. Nel caso dello studente che ha impallinato l’insegnante, con decisione del consiglio di disciplina, doveva essere data una punizione esemplare con almeno una lunga sospensione e massimo un voto 6 a educazione civica e a comportamento.
      Il caso dell’utilizzo dello smartphone durante l’esame è un comportamento disonesto al pari di una TRUFFA ed è corretto che la commissione sia stata vigile intervenendo con lestromissione del candidato dalla prova con la conseguente ripetizione dell’anno scolastico.

      • Concordo con lei Gianni ma purtroppo non tutte le commissioni sono uguali. In altri istituti ci sono commissioni apparentemente meno serie che trattano con favoritismi le figlie di colleghi candidate al 100 e lode,dove uno stesso presidente viene nominato per tre anni di seguito nello stesso istituto e dove…a

  4. Un peso e due misure.. Avrei voluto la stessa cosa per lo studente tanto abile nel mangiare armi

  5. Non sono due episodi così diversi tra loro. Ambedue hanno un comun denominatore che risiede nell’assoluta mancanza di rispetto delle Istituzioni, solo che in un caso si è deciso con maggior rigore e nell’altro è prevalso il timore di apparire troppo rigidi. C’è stato però anche un terzo caso, quello della coltellata all’insegnante, finito con una bocciatura. Però a decidere sono i Consigli e si vede che ognuno di essi ha propri parametri che non coincidono con il comune sentiment.

  6. MATILDE ROSELLI | 26 Giugno 2023 at 21:07 | Rispondi

    E basta con sti ragazzi e il 9!!! Hanno dato loro 9? Forse nel primo quadrimestre avevano un voto più basso poi hanno fatto lavori socialmente utili hanno PIÙ CHE ESPIATO LA LORO COLPA e si sono guadagnati un 9! Ma questa lagna di professoressa che ha riportato tutto alla luce che problemi ha?
    Omar insieme a Erika ha ucciso la mamma e il fratellino della sua fidanzata. Ora è tornato alla ribalta per problemi in famiglia …i giudici hanno detto che la sua colpa l’ha espiata BASTA! e basta anche lapidare a vita dei bambini che hanno fatto una cosa neanche così strana e nuova …mio nonno lo.ha fatto mio padre alcuni miei compagni non c’erano pistole ma rudimentali cerbottane fatte con le bic non c’erano i social e i salotti in TV…. I ragazzi hanno 14 anni! ..

    • Tu sei da ricovero

      • Matilde, non so se ho capito bene: tuo nonno e tuo padre sparavano con le cerbottane ai loro professori?
        Non so quanti anni tu abbia, ma posso assicurarti che ai miei tempi se uno studente avesse sparato, non dico alle medie, ma alle elementari, al maestro, si sarebbe preso una vagonata di palacchiate sulle mani.
        Fosse successo a 14 anni, i ragazzi sarebbero stati bocciati senza il minimo dubbio.

  7. per tutti i giustizialisti | 26 Giugno 2023 at 22:22 | Rispondi

    Il giustizialismo non è mai giusto. chissà quanti di voi hanno portato i foglietti cucini nelle maniche fino a 20 anni fa. all’epoca non c’erano i telefonini ma era la stessa cosa. spero che il ragazzo faccia ricorso e vinca. andava punito con il voto basso ma non con una bocciatura che non è proporzionale al danno creato. per non parlare delle “zeppe” nella pubblica amministrazione o nelle università a numero chiuso. svegliatevi. viviamo in un epoca in cui chi dorme sul posto di lavoro viene punito solo dopo lunghe indagini e spesso vince il ricorso .

    • Ma il foglietto cosiddetto organetto non te lo dovevano scoprire, perché se scoperto, erano c…, un bel due non te lo toglieva nessuno!

    • L’esame di maturità consente il conseguimento di un titolo con valore legale, non é una gara col Nintendo. La bocciatura é assolutamente proporzionale, oltre al fatto che la prova é da considerarsi non sostenuta, il che darebbe già motivo di bocciatura.
      Io invece spero che i genitori facciano al figlio un bello shampoo, per la straordinaria figura di merda che ha fatto.
      E poi, quale sarebbe il danno creato, ripetere l’anno? Ma scusa, la bocciatura serve proprio a consentire allo studente di acquisire le conoscenze che dimostra di non aver acquisito.
      Sulle mancate punizioni di alcuni dipendenti sono d’accordo, e aggiungo che spesso il giudice amministrativo dà loro ragione perché l’Amministrazione non ha seguito le procedure e le tempistiche necessarie.
      Una comunità senza il senso del dovere, del lavoro e della correttezza é una giungla. Poi non ci lamentiamo se non funziona nulla.

  8. Mi viene da pensare ….Solo perché’ non e’ un figlio di papà ?? Non bastava abbassargli il voto ??? No …un anno di vita perso a ripetere un anno con sputtanamento su tutti i giornali d’Abruzzo

    E a quelli che hanno sparato con la pistola a gommini sulla
    Maestra promozione con il 9 in condotta.
    Punizione esagerata

    • O forse é troppo morbida l’altra.
      E poi, ma mica lo studente ha diritto alla promozione! Gli esami sono una prova di verifica della preparazione, non é che basti partecipare!!

  9. Comprendo la frustrazione che questo evento ha causato al pubblico. C’è da dire che la decisione di bocciare uno studente per l’utilizzo del cellulare durante un esame è stata presa sulla base delle regole e delle procedure stabilite dall’ istituto e dal Ministero dell’Istruzione. Queste regole sono state messe in atto per garantire l’EQUITÀ e l’integrità degli esami di stato, e sono state comunicate chiaramente a tutti gli studenti prima dell’inizio dell’esame.
    Tuttavia, vorrei sottolineare che spesso sono i docenti a farsi fautori di ingiustizie durante gli esami di stato (che sono lo specchio, poi, di quello che avviene durante tutto il percorso scolastico), favorendo in qualche modo la propria classe (ad esempio). C’è da chiedersi quale esempio possano fornire questi atteggiamenti in una mente in via di sviluppo come quella di uno studente. A a mio parere diverse cose …a seconda. Avoglia quindi a impegnarsi per garantire l’imparzialità e la trasparenza durante gli esami, o ad adoperarsi per garantire che ogni studente abbia le stesse opportunità di successo.
    Spero che questa risposta possa stimolare i vari istituti ad una attesa riflessione sulla faccenda, oramai venuta fuori più volte, affinché studenti, famiglie e altri docenti (più accorti e responsabili) possano ripristinare la loro fiducia negli stessi istituti. Cosa indispensabile! Sarebbe ottimo se gli stessi alunni, dando inoltre un grande segno di maturità, fronteggino le varie ingiustizie da soli, già a partire dal primo anno, se ne vedono, senza paura di ritorsioni, che certamente ci saranno. A loro e allo studente bocciato dedico una frase di Bruce Lee: “Like everyone else, you want to learn the way to win, but never to accept the way to lose – to accept defeat. To learn to die is to be liberated from it. So when tomorrow comes you must free your ambitious mind and learn the art of dying!”.
    Infine, un consiglio spassionato ai presidi: i bravi insegnanti dovrebbero essere riconosciuti e premiati per l’eccellenza del lavoro in classe, non per l’eccellenza nel lavoro svolto fuori dalla classe.
    Spero che si possa trovare una soluzione per dare maggior validità ai bravi insegnanti, e che si possa fare in modo che il loro lavoro sia adeguatamente riconosciuto. Ci servono esempi di persone per bene per crescere i nostri giovani e per il futuro del nostro territorio. Occhio!

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