Vaccinazioni Covid e mobilità passiva: il flop della sanità abruzzese nel report di Gimbe

È della fondazione Gimbe il nuovo report che illustra gli ultimi dati del “Nuovo sistema di garanzia 2021” forniti dal ministero della Salute. Dati che per la regione Abruzzo evidenziano difficoltà nell’accesso ai servizi socio sanitari per persone anziane, una scarsa copertura vaccinale anti Covid per la fascia di età 60 – over 80 e una spesa di 108 milioni di euro per il fenomeno della cosiddetta mobilità passiva.

Numeri che lo stesso presidente della fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha di recente illustrato in Senato in occasione dell’esame dell’atto di Governo n. 121 noto come Decreto Anziani, confermando per la nostra regione una realtà non omogenea.

Se da un lato infatti con 19,7 assistiti non autosufficienti di età uguale o superiore ai 75 anni in trattamento socio sanitario residenziale per mille abitanti l’Abruzzo si colloca sotto la media nazionale (40,2%), dall’altro positivo è il dato relativo alle cure palliative; un 29,9 % di deceduti per tumore assistiti dal sistema di cure palliative che pone la nostra regione all’ottavo posto tra le regioni italiane. “Il primo dato – spiega Cartabellotta – è condizionato al ribasso dalla disponibilità di altre forme di assistenza per le persone non autosufficienti, in particolare l’assistenza domiciliare integrata” ma questo non elimina la necessità di colmare i divari esistenti tra le regioni del nord e quelle del sud Italia. “Divari inaccettabili” li definisce il presidente di Gimbe se si considera che attengono ai Livelli essenziali di assistenza Lea e ai Livelli essenziali delle prestazioni sociali Leps.

In linea con le altre regioni italiane l’andamento della campagna vaccinale anti Covid in Abruzzo che, stando ai dati del ministero della salute sulle somministrazioni vaccinali effettuate a partire dal 26 settembre 2023 con i nuovi vaccini adattati a Omicron Xbb.1.5, ha registrato “un vero flop”. Al 17 febbraio 2023 tra gli over 80 la percentuale dei vaccinati era pari al 5,4%, nella fascia di età compresa tra 70 e 79 anni era del 4,9% mentre per quella compresa tra 60-69 anni solo del 2,4%.

A conclusione dello studio della fondazione Gimbe il dato relativo alla mobilità passiva che si traduce in una spesa di 108 milioni per visite, cure e ricoveri fuori regione. Da sempre una delle maggiori criticità del sistema sanitario abruzzese che insieme a quella delle liste d’attesa spinge, chi può, a rivolgersi a strutture private per una mobilità sanitaria che registra un 43,6% a fonte della media nazionale pari a 54,7%.

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