Via Gorizia: addio al ponte fantasma. Rescisso il contratto e spesi inutilmente 600mila euro

A confronto il Ponte sullo Stretto è una passeggiata, perché su via Gorizia, a Sulmona, da “sogno” irrealizzabile l’opera è diventata una grande incompiuta. Uno spreco di soldi, con i materiali lasciati sul posto, il ponte in acciaio mai montato e un progetto su cui, probabilmente, scende ora la scure definitiva. Dopo tredici anni, d’altronde, inutile anche andare avanti, se non fosse per il milione di euro che si dovrà restituire alla Regione e i 600mila euro quasi, spesi senza alcun motivo. E di cui qualcuno, alla Corte dei Conti, farebbe bene a chiedere conto. La decisione di abbandonare il progetto è emersa, quasi per caso, da una determina con la quale l’altro giorno il Comune ha dovuto liquidare circa 2mila euro all’associazione di imprese (la CMPI e AFI) che si era aggiudicata l’appalto nel 2011 come rimborso per somme trattenute per infortuni. Si è così scoperto che a metà aprile scorso il Comune e l’Ati hanno consensualmente rescisso il contratto e deciso di mettere la parola fine alla grande opera ideata dalla giunta Federico nel 2011. Troppo complicato, a quanto pare, realizzare la variante all’opera che era stata prevista, trasformando il ponte tra via stazione Introdacqua e via Gorizia in un belvedere su Villa Orsini da una parte e l’imbustamento dell’attuale ponte dall’altro. Complicato, costoso e foriero di disagi alla viabilità che si sarebbero trascinati per mesi, anzi per anni stando ai tempi dell’opera. E che soprattutto dopo oltre un decennio, non sarebbe stato più sostenibile con i fondi disponibili.

I lavori sospesi nel 2012 a seguito di un’inchiesta della magistratura e le proteste dei cittadini, vennero riavviati nell’estate del 2021 con una variante al progetto che era stata proposta dall’amministrazione Ranalli e deliberata dal commissario prefettizio. Da subito le ditte appaltatrici avevano proposto un’alternativa, quella cioè di realizzare il collegamento a fondo valle sul fiume Vella, ma il Comune ha deciso comunque di mantenere il secondo progetto che, però, sembra anche per errori di progettazione, non è risultato fattibile. Di certo non più conveniente.

Di qui la decisione di rescindere il contratto, abbandonare l’idea di realizzare l’opera, in attesa di capire cosa fare con il ponte prefabbricato già acquistato e che giace a fondo valle.

11 Commenti su "Via Gorizia: addio al ponte fantasma. Rescisso il contratto e spesi inutilmente 600mila euro"

  1. Rimarrà l’emblema del disfattismo sulmonese

  2. Fate qualcosa | 20 Giugno 2024 at 08:20 | Rispondi

    Ragioneria, e il liceo classico? L’insediamento di una fabbrica? Qualcosa per favore fate qualcosa, altrimenti transiente anni rimarremo in quindici.

    • Ma se ogni volta che un fabbrica vuole aprire qualcuno protesta, se un giorno si è l’altro pure ribadiamo che siamo zona sismica a rischio catastrofe ma chi volete che apre a Sulmona?

  3. Le solite minchiate sulmonesi.

  4. qui non sanno fare una rotonda (via Japasseri almeno) figuriamoci un ponte

  5. Soltanto una domanda:
    Ma chi lavora in Comune viene regolarmente pagato?
    Grazie per la risposta.

  6. Visto come sono state gestite delle biciclette figuriamoci per un ponte. L’importante è che venga Venditti a pagamento.

  7. Concordo totalmente con l’utente “Ale” e col suo commento mattutino “le solite minchiate sulmonesi”.

  8. E mo chi paga?

  9. ..ennesimo capolavoro sulmontino.
    Jetev a reponn!

  10. Dario Paolucci | 21 Giugno 2024 at 18:47 | Rispondi

    Una città che complica tutto

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