Abruzzo, zona rossa in 3 Comuni. Oggi 10 decessi. Scuole superiori in Dad

L’aumento esponenziale dei casi e la loro qualità, la variante inglese, che sta colpendo anche l’Abruzzo: per queste ragioni il presidente Marco Marsilio ha annunciato che oggi emetterà un’ordinanza che a partire dalla prossima mezzanotte dichiarerà zona rossa i Comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria. Vietato entrare ed uscire dai confini di questi tre Comuni, chiusi bar, ristoranti, negozi e tutte le attività non essenziali. Poco meno del lockdown deciso, per gli stessi motivi, dall’Alto Adige a partire da lunedì e per tre settimane. La strada delle restrizioni sembra essere l’unica per arginare la terza ondata, se così si vuol chiamare, visto che la seconda non si è mai chiusa. E d’altronde la pressione sugli ospedali della costa (quello di Pescara e di Chieti) è altissima, con i posti letto di fatto esauriti e molti pazienti già trasferiti al San Salvatore dell’Aquila. La linea di contagio va fermata, perché tornare nell’incubo dei morti in ambulanza è un attimo.

E d’altronde anche i numeri di oggi non lasciano grande ottimismo: la percentuale dei positivi 

sui tamponi molecolari processati scende un po’ rispetto a ieri (7,5%), con 276 nuovi casi, ma il numero dei morti continua a segnare due cifre (10 oggi) e tra loro anche un 57enne. Il passaggio nelle terapie intensive si fa sempre più frequente: altri 5 ricoveri segnati oggi anche se in valore assoluto i posti letto aumentano di 1 sola unità (48), mentre in medicina Covid ce ne sono 453 (1 più di ieri).

E’ chieti oggi a segnare il più alto numero di contagi con 141 casi, seguita da quella dell’Aquila (41), Pescara (37) e Teramo (33). Gli attualmente positivi scendono di sole 17 unità e l’Abruzzo tutto rischia di tornare già dalla prossima settimana in zona arancione.

(aggiornamento)

L’ordinanza emessa in serata dal presidente Marsilio conferma la zona rossa per i 3 Comuni di Atessa, Tocco da Casauria e San Giovanni Teatino a partire dalla mezzanotte di oggi e fino al 13 febbraio. Ma restano osservate speciali le città di Francavilla e Chieti dove c’è stata comunque un alta incidenza di contagi, al fine di verificare l’estensione delle restrizioni anche a queste due aree urbane.

Impone il divieto in tutta la regione di aggregazione nelle piazze e nei centri storici fino al 13 febbraio e dà mandato di contingentare gli ingressi nei locali pubblici e rafforzare i controlli, disponendo a partire da lunedì prossimo la didattica a distanza per tutte le scuole superiori abruzzesi per due settimane.

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