Aperitivi, sciate e mercatini: retata dei carabinieri in Alto Sangro

Aperitivi segreti, apertivi in pubblico, aperitivi in fuga e ancora week end sugli sci e ambulanti da fuori regione: come se il Covid non esistesse e, soprattutto, come se l’Abruzzo non fosse zona arancione con tutte le restrizioni previste.

I carabinieri hanno avuto un gran da fare nel fine settimana in Alto Sangro con controlli a tappeto che hanno evidenziato una diffusa violazione delle regole da parte di baristi, clienti, turisti ed operatori commerciali.

A Castel di Sangro in particolare è stato chiuso un bar per due giorni e multati il titolare e tre clienti che, nonostante il divieto, bevevano tranquillamente al bancone e ai tavoli un aperitivo dopo l’orario consentito anche per l’asporto. Nel bar in questione non erano neanche presenti le informazioni sulle misure di prevenzione obbligatorie per legge.

In un altro bar, sempre a Castel di Sangro, il brindisi è stato interrotto dall’arrivo dei militari dell’Arma: il barista aveva già preparato sul vassoio tre drink da portare ai tavoli, ma alla vista dei carabinieri gli avventori si sono dati alla fuga nelle vie del centro. A pagare il conto è stato così l’esercente: anche per lui, come per il collega e i suoi clienti, una multa da 400 euro.

Quello degli aperitivi, insomma, sembra essere un rito irrinunciabile, tant’è che si è diffuso un po’ in tutta la provincia il fenomeno “dell’aperitivo segreto”: alcuni clienti, fanno sapere le forze dell’ordine che intensificheranno ora i controlli, vengono invitati da baristi in locali che sono apparentemente chiusi, ma all’interno dei quali si consuma regolarmente. Una sorta di privé, insomma, dove brindare in barba alle limitazioni imposte dalle misure anti Covid.

E la sete, d’altronde, non è solo di aperitivi: due coppie della provincia di Chieti, infatti, sono state sanzionate dai carabinieri di Roccaraso questo fine settimana perché si erano recate sugli impianti da sci, senza però possedere la qualifica di atleti di interesse nazionale che permette di derogare al divieto di utilizzare gli impianti di risalita, impianti che dovrebbero riaprire il 15 febbraio. Al costo degli skipass hanno dovuto aggiungere un “ticket” di 1600 euro.

Sono finiti questo fine settimana nella rete dell’Arma, infine, anche quattro venditori ambulanti campani trovati senza giustificato motivo a Roccaraso, nonostante il divieto di spostamento tra regioni. I controlli si ripeteranno in questi giorni anche e soprattutto per verificare gli accessi alle seconde case, accessi consentiti ma solo nel rispetto dei requisiti (esserne cioè proprietari o affittuari a lungo periodo).

3 Commenti su "Aperitivi, sciate e mercatini: retata dei carabinieri in Alto Sangro"

  1. E perché i ludopatuci nei tabacchi altro che ristoranti chiusi è una vergogna

  2. avete rotto le palle con queste inutili restrizioni fatte solo per la categoria dei ristoratori, la gente è stufa di queste inutili restrizioni! andate a vedete a roma se all’interno dei palazzi rispettano le distanze!

  3. poche 400 euro!

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