Buco da 200 milioni nella Sanità, M5S e Pd all’unisono contro la Giunta Marsilio: “Un fallimento”

Lo spettro del commissariamento sulla Sanità abruzzese incombe in modo pesante, con quel buco da 200 milioni di euro che emerge dai dati di andamento tendenziale riferiti dalla Asl abruzzesi. Una cifra ingombrante, per un ramo già di per sé ridotto all’osso, specie nelle aree interne dove i disservizi superano i servizi offerti. Alla base la mancanza di apparecchiature e personale. Ecco perché, almeno per la Provincia dell’Aquila (ma così anche per le restanti Asl) è impossibile chiedere ulteriori tagli e riunce.

Non hanno perso tempo dall’opposizione per affondare il colpo, dopo che la giunta Marsilio ha nuovamente prestato il fianco su un tema da sempre delicato per l’intera regione. “Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno navigato a vista per 42 mesi – tuona il capogruppo in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri -, nessun atto di programmazione reale, nessun piano sanitario, nessun piano territoriale. Zero visione e ottimizzazione delle risorse. Il risultato è un servizio scadente ormai sotto gli occhi di tutti e un enorme disavanzo che, in un modo o nell’altro, dovrà essere sanato. Il rischio concreto è quello di vederci nuovamente commissariare la sanità. Ora ci sarà la corsa per attuare misure di rientro che, nella vita reale, si tradurranno in ulteriori tagli a personale e servizi. Manovre di lacrime e sangue, quindi, dove a farne le spese saranno, come sempre, gli utenti finali”.

Una situazione critica, quella sanitaria abruzzese, che i pentastellati avevano già inquadrato, e fatto emergere, nei giorni scorsi a Lanciano, durante una conferenza stampa. “Questa è la sanità a firma centrodestra – prosegue Taglieri – un fallimento certificato a cui si risponde con un’arroganza fuori da ogni logica di buonsenso. Alcune segnalazioni che ci sono pervenute, inoltre, ci raccontano di circolari interne per gli operatori del cup in cui viene fatto divieto di dire ai cittadini che non ci sono calendari disponibili per alcune visite diagnostiche, ma bisogna solo comunicare l’impossibilità di prenotare per mancanza di disponibilità nel breve periodo. E’ inaccettabile che chi viene pagato per dare risposte e trovare soluzioni, invece si riduca a trovare escamotage mettendo in difficoltà operatori e personale che devono avere a che fare con l’utenza che, a ragione, è sempre più arrabbiata. Alle chiacchiere di questo centrodestra non ci crede più nessuno. E’ chiaro che i conti sono fuori controllo e non aver attuato una corretta programmazione delle risorse è stata una grave mancanza. Lo abbiamo ripetuto per mesi, anzi per anni, ma ci hanno sempre raccontato favolette e oggi il disastro è sotto gli occhi di tutti”.

Ci va giù pesante anche il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, il quale parla di situazione allarmante e che, inevitabilmente, si ripercuoterà sulla vita dell’intera comunità abruzzese.

“Diventa sempre più profondo il rosso della sanità regionale – spiega Paolucci -. In soli quattro anni di governo del centrodestra il deficit delle 4 Asl abruzzesi si assesta fra i 200 e i 300 milioni di euro, arrivando a rappresentare il 10% circa del fondo sanitario regionale. È rimasta totalmente a zero la programmazione del comparto: da tre anni l’Abruzzo non ha né piano, né rete sanitaria, gli unici atti sono quelli della giunta di centrosinistra e le risorse per gli investimenti (edilizia e PNRR) sono congelate in attesa di conoscere come debbano essere impiegate. Oltre lo stallo che denunciamo ormai da 18 mesi, c’è la crescente mobilità passiva che porta e porterà sempre più abruzzesi a curarsi fuori regione, come documentano tante storie di cronaca degli ultimi mesi. Nonostante ciò l’esecutivo ha continuato la sua politica di annunci, rimanendo negligente verso i tavoli ministeriali e facendo mancare una programmazione essenziale perché il diritto alla salute e alla cura sia assicurato”.

Prova a difendersi dalle accuse Nicoletta Verì, assessore regionale con delega alla Sanità. L’assessore rimarca come i 200 milioni di cui parla l’opposizione siano calcolati sulle proiezioni “a chiudere” delle Asl, che si basano sui dati di bilancio al 30 giugno. “Come ho già spiegato lo scorso anno, e prima ancora nel 2020 e anche nel 2019 – spiega la Verì – gli equilibri di bilancio vengono certificati dal Tavolo di Monitoraggio nella primavera successiva all’anno di riferimento: vale a dire che il responso sul 2022 lo avremo solo nella primavera 2023”.

La Verì, comunque, non nasconde che la situazione non sia semplice. “Non dimentichiamo che i maggiori trasferimenti statali – puntualizza l’assessore– non hanno coperto i maggiori costi sostenuti per far fronte all’emergenza pandemica e che al momento non sono state neppure definite compiutamente le misure sull’aumento dei costi energetici, ad oggi tutti a carico del bilancio delle aziende sanitarie. In questi mesi, però, la Regione non è certa rimasta a guardare l’evolversi degli eventi, ma è intervenuta fattivamente concordando piani con le singole aziende e confrontandosi sui tavoli nazionali insieme alle altre Regioni italiane, tutte alle prese con difficoltà simili. La Regione Abruzzo ha scelto, anche per il 2022, di non penalizzare gli investimenti su tecnologia e soprattutto sul personale, che in anni fin troppo recenti ha rappresentato la sola leva su cui si interveniva per far quadrare i conti, a scapito della qualità dell’assistenza”.

2 Commenti su "Buco da 200 milioni nella Sanità, M5S e Pd all’unisono contro la Giunta Marsilio: “Un fallimento”"

  1. Ma si doveva aspettare questo momento per evidenziare il baratro sanitario che stiamo vivendo.
    Non sottovalutiamo che giorni or sono abbiamo letto che la Casa Santa rischia di mandare a gara l’assisten,a agli AN,iani: significa contraddire una parte sostanziale dello Statuto fondativo. Ciò anche a causa di un debita non onorato dalla Regione.
    Di che stiamo a parlare?
    Di una cosa di cui questi o non sanno o non vogliono occuparsi: gli Abruzzesi.

  2. Che ci frega del buco, l’importante è avere il ritiro del napoli

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