Centro Giovani senza acqua e riscaldamento, nonostante tutto si va avanti

E’ un luogo di aggregazione e condivisione il Centro Giovani di Sulmona, uno di quelli sorti nel 1999 insieme a tanti altri in Abruzzo e l’unico che ha resistito a tantissimo problemi, intoppi, intralci, prima fra tutti la mancanza di risorse economiche. Ma in questi anni è riuscito a navigare e a proporre numerose attività.

Nell’ultimo anno, tuttavia, il problema si è fatto quasi di natura “vitale”: nei locali del Centro Giovani, infatti, manca l’acqua, fattore che già nei mesi scorsi ha inficiato negativamente su parte delle attività e con l’impossibilità, di conseguenza, di sistemare l’impianto di riscaldamento. Senza acqua non si può riparare la caldaia.

Problemi di cui si sarebbe dovuto occupare il Comune, proprietario dell’immobile, ma che ad oggi non sono stati ancora risolti nonostante le trattative in corso e l’impegno dell’assessore nel risolvere la questione. Pare che gli uffici, non si sa bene perché, non riescano a sciogliere definitivamente il nodo.

Ci sono passioni e “obblighi morali” (quelli verso i giovani appunto) che non si spaventano alimentando, al contrario, la volontà di andare avanti. Così le attività riprendono perché, a dire il vero, il Centro giovani è l’unico luogo di aggregazione in città, “monco” ma pur sempre quel posto in cui oltre a laboratori e corsi vari tornano a riunirsi diversi gruppi cittadini. E’ chiaro che l’importanza di un Centro di questo tipo, in una città come Sulmona, è fondamentale. Un “ombelico” per i ragazzi, ma anche per gli adulti, per fare cittadinanza attiva, per imparare nuove cose, fare esperienze. Creare.

“Un luogo molto richiesto” specifica il coordinatore Antonio Franciosa.

Con l’obiettivo di “accrescere interessi e passioni e sostenere la cittadinanza attiva” il centro torna così ad animarsi. Il calendario 2019-2020 prevede il corso di canto (lunedì con Rosanna Di Lisio), batteria e percussioni (martedì con Antonio Franciosa), basso elettrico e tastiera (giovedì con Gianni Giangiulio e Massimo Domenicano) e i laboratori di musica d’insieme e ritmici per bambini dai 10 anni. Da novembre partirà anche un laboratorio teatrale e gli appuntamenti con i laboratori di cucina.

Non solo. Il Centro guarda all’Europa e ha costituito uno staff preparato nel redigere progetti di mobilità giovanile. Un modo per proporre esperienze fuori dal territorio peligno con importanti ricadute all’interno della Valle stessa.

Nonostante tutto si va avanti.

Simona Pace

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